Cimbri, UnipolSai nascerà entro la fine dell'anno
Monito dell'ad durante l'assemblea di Milano Assicurazioni: fuori dalla fusione resterà la cenerentola del gruppo
29/04/2013
La fusione tra Unipol e Fonsai verrà completata entro la fine dell'anno. Ad assicurarlo è l'amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, che è intervenuto durante lo svolgimento dell'assemblea della Milano Assicurazioni. La creazione del maxi polo assicurativo UnipolSai è dunque nel breve orizzonte, anche perché con i mercati che ci sono nel 2013, aspettare oltre un anno per addivenire a fusione societaria appare un po' anacronistico", ha sottolineato Cimbri.
"Ci stiamo muovendo - ha proseguito Cimbri - per fare tutto quello che deve essere fatto per rendere la società profittevole ed efficiente al di là da tempi burocratici e autorizzativi. L'Ivass ha interrotto i termini deliberativi di 120 giorni, richiedendo alle società una serie di documenti che potranno essere consegnati dopo la data odierna, perché relativi ai dati definitivi del 2012", ha spiegato Cimbri. "Verso la metà del mese di maggio - ha aggiunto - riprenderanno a decorrere i termini e l'autorizzazione dovrebbe arrivare entro l'estate mettendo le società in condizione di fare le assemblee appena dopo l'estate. Entro la fine dell'anno prevediamo di completare il progetto fusione dal punto vista societario".
La tempistica non influirà sui concambi: "sono quelli definiti e approvati dai cda delle società e restano invariati anche se passa più tempo del previsto per la fusione". Il numero uno di Unipol ha poi lanciato un monito agli azionisti di risparmio che con il loro voto potrebbero impedire alla compagnia di entrare nella futura UnipolSai. Senza fusione, ha sottolineato Cimbri, Milano "resterebbe una cenerentola nell'ambito del gruppo, senza prospettiva di sviluppo strategico, e - precisa - con una dimensione molto ridotta perché il fatturato scenderebbe attorno al miliardo di euro. È difficile pensare che se la Milano resterà stand-alone gli azionisti potranno trarre lo stesso valore a loro riconosciuto nell'ambito della fusione", ha poi aggiunto, escludendo un aggiustamento del concambio per invogliare i soci di risparmio a non intralciare la fusione a quattro con Unipol, Fonsai e Premafin. I concambi sono quelli definiti e approvati dai Cda e restano invariati".
Quanto alle prospettive di Milano Assicurazioni, Cimbri ha spiegato che "resta l'incognita delle determinazioni che assumeranno gli azionisti di risparmio", che dovranno esprimersi sulla fusione a quattro. "In caso di fusione le prospettive non potranno che coincidere con quelle delle altre società del gruppo e che noi consideriamo assolutamente positive, creando valore attraverso una grande impresa assicurativa". Se invece "per ragioni che mi sfuggono" gli azionisti di risparmio dovessero bocciare la fusione, Milano Assicurazioni, la cui valutazione nell'ambito dei concambi è "assolutamente congrua, sarebbe condannata ad essere la cenerentola del gruppo".
Quanto alla short list dei pretendenti agli 1,7 miliardi di premi che Milano Assicurazioni deve cedere su richiesta dell'Antitrust, questa "verrà definita entro l'estate". La cessione "avverrà in due blocchi: nei prossimi giorni invieremo l'information memorandum verso chi ha manifestato interesse -ha illustrato Cimbri - ed entro l'estate definiremo una short list di controparti con cui tratteremo le condizioni definitive di cessione dopo l'estate". Premi, reti e agenzie "usciranno dalla società fisicamente nei primi mesi dell'anno prossimo". Con essi verrà ceduta anche una parte del debito, "fra i 100 e i 150 milioni, finanziamenti accesi verso Mediobanca".
Rispondendo all'intervento di Dario Trevisan, rappresentante comune degli azionisti di risparmio A, che ha nuovamente sollecitato la conversione dei titoli, Cimbri ha poi affermato di non essere "pregiudizialmente contrario" alla trasformazione delle azioni di risparmio di categoria A in azioni di risparmio di categoria B "se ci saranno le condizioni di interesse per tutti gli azionisti".
"Ci stiamo muovendo - ha proseguito Cimbri - per fare tutto quello che deve essere fatto per rendere la società profittevole ed efficiente al di là da tempi burocratici e autorizzativi. L'Ivass ha interrotto i termini deliberativi di 120 giorni, richiedendo alle società una serie di documenti che potranno essere consegnati dopo la data odierna, perché relativi ai dati definitivi del 2012", ha spiegato Cimbri. "Verso la metà del mese di maggio - ha aggiunto - riprenderanno a decorrere i termini e l'autorizzazione dovrebbe arrivare entro l'estate mettendo le società in condizione di fare le assemblee appena dopo l'estate. Entro la fine dell'anno prevediamo di completare il progetto fusione dal punto vista societario".
La tempistica non influirà sui concambi: "sono quelli definiti e approvati dai cda delle società e restano invariati anche se passa più tempo del previsto per la fusione". Il numero uno di Unipol ha poi lanciato un monito agli azionisti di risparmio che con il loro voto potrebbero impedire alla compagnia di entrare nella futura UnipolSai. Senza fusione, ha sottolineato Cimbri, Milano "resterebbe una cenerentola nell'ambito del gruppo, senza prospettiva di sviluppo strategico, e - precisa - con una dimensione molto ridotta perché il fatturato scenderebbe attorno al miliardo di euro. È difficile pensare che se la Milano resterà stand-alone gli azionisti potranno trarre lo stesso valore a loro riconosciuto nell'ambito della fusione", ha poi aggiunto, escludendo un aggiustamento del concambio per invogliare i soci di risparmio a non intralciare la fusione a quattro con Unipol, Fonsai e Premafin. I concambi sono quelli definiti e approvati dai Cda e restano invariati".
Quanto alle prospettive di Milano Assicurazioni, Cimbri ha spiegato che "resta l'incognita delle determinazioni che assumeranno gli azionisti di risparmio", che dovranno esprimersi sulla fusione a quattro. "In caso di fusione le prospettive non potranno che coincidere con quelle delle altre società del gruppo e che noi consideriamo assolutamente positive, creando valore attraverso una grande impresa assicurativa". Se invece "per ragioni che mi sfuggono" gli azionisti di risparmio dovessero bocciare la fusione, Milano Assicurazioni, la cui valutazione nell'ambito dei concambi è "assolutamente congrua, sarebbe condannata ad essere la cenerentola del gruppo".
Quanto alla short list dei pretendenti agli 1,7 miliardi di premi che Milano Assicurazioni deve cedere su richiesta dell'Antitrust, questa "verrà definita entro l'estate". La cessione "avverrà in due blocchi: nei prossimi giorni invieremo l'information memorandum verso chi ha manifestato interesse -ha illustrato Cimbri - ed entro l'estate definiremo una short list di controparti con cui tratteremo le condizioni definitive di cessione dopo l'estate". Premi, reti e agenzie "usciranno dalla società fisicamente nei primi mesi dell'anno prossimo". Con essi verrà ceduta anche una parte del debito, "fra i 100 e i 150 milioni, finanziamenti accesi verso Mediobanca".
Rispondendo all'intervento di Dario Trevisan, rappresentante comune degli azionisti di risparmio A, che ha nuovamente sollecitato la conversione dei titoli, Cimbri ha poi affermato di non essere "pregiudizialmente contrario" alla trasformazione delle azioni di risparmio di categoria A in azioni di risparmio di categoria B "se ci saranno le condizioni di interesse per tutti gli azionisti".
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