Debiti PA, serve un intervento straordinario
L'appello lanciato da Alessandro Carretta, presidente di Aidea
25/03/2013
Un provvedimento straordinario, in deroga ai vincoli sull'indebitamento pubblico, per saldare i debiti dello Stato nei confronti delle imprese. È quanto chiede il professor Alessandro Carretta, presidente dell'Accademia italiana di economia aziendale (Aidea).
Ad oggi la procedura di certificazione - sostiene Carretta - è ancora in fase di avvio. Gli intermediari finanziari non hanno ancora accesso alla piattaforma per l'utilizzo di tali certificazioni. Non è quindi ragionevole pensare - sottolinea - che lo stock di debiti commerciali della pubblica amministrazione possa essere smaltito in questo modo".
"Occorre quindi - secondo Carretta - un provvedimento straordinario, in deroga ai vincoli sull'indebitamento pubblico". E allora tanto vale pensare ad una maxi emissione speciale di titoli pubblici. "In questo caso - osserva il presidente di Aidea - gli interessi li pagherebbe lo Stato, come è giusto che sia, e non le imprese come accade quando i crediti commerciali vengono smobilizzati attraverso il sistema finanziario. Ma l'effetto sull'economia sarebbe immediato e sensibile: proprio quello di cui c'è bisogno adesso".
Ad oggi la procedura di certificazione - sostiene Carretta - è ancora in fase di avvio. Gli intermediari finanziari non hanno ancora accesso alla piattaforma per l'utilizzo di tali certificazioni. Non è quindi ragionevole pensare - sottolinea - che lo stock di debiti commerciali della pubblica amministrazione possa essere smaltito in questo modo".
"Occorre quindi - secondo Carretta - un provvedimento straordinario, in deroga ai vincoli sull'indebitamento pubblico". E allora tanto vale pensare ad una maxi emissione speciale di titoli pubblici. "In questo caso - osserva il presidente di Aidea - gli interessi li pagherebbe lo Stato, come è giusto che sia, e non le imprese come accade quando i crediti commerciali vengono smobilizzati attraverso il sistema finanziario. Ma l'effetto sull'economia sarebbe immediato e sensibile: proprio quello di cui c'è bisogno adesso".
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