Crisi e famiglia in cima ai pensieri degli europei
Zurich mette a confronto preoccupazioni e percezione del rischio dei cittadini del continente
05/12/2012
Cinque domande inerenti i rischi, le preoccupazioni e le possibili risposte assicurative per conoscere le esigenze di protezione di oltre 4500 cittadini appartenenti ad otto paesi europei, oltre all'Italia, l'Austria, la Germania, il Portogallo, la Russia, la Spagna, la Svizzera e il Regno Unito.
Dal sondaggio realizzato da Zurich Insurance Group, in collaborazione con Gfk Eurisko, emerge in primis la generale incidenza della crisi economica indicata da buona parte degli intervistati come la prima fonte di inquietudine: in Italia è causa" di insonnia per il 30% del campione, preceduta solo dalle preoccupazioni per la famiglia e per i figli (42%) ed a quelle di tipo economico (40%). Addirittura per spagnoli e portoghesi la crisi rappresenta il pensiero principale, rispettivamente per il 64% e il 50% mentre i cittadini di paesi che godono di una situazione complessivamente più stabile considerano prioritarie altre preoccupazioni come la pressione sul lavoro o a scuola e le questioni legate ai figli o alla famiglia.
Tutti gli europei affermano di sentirsi maggiormente al sicuro insieme al proprio partner o alla propria famiglia, con percentuali che vanno dall'79% al 92% (in Italia l'80%), mentre gli amici occupano il secondo posto. I nostri connazionali mettono tra le fonti di sicurezza anche l'assicurazione (24%) e le forze dell'ordine (20%).
Le risposte degli intervistati convergono anche sulla domanda relativa al rischio "principale", unanimemente riferito alla malattia e alla perdita dei propri cari: in Italia tali dati sono rispettivamente il 64% e il 58% seguiti dalla perdita dell'autosufficienza (34%) e dalla paura di trovarsi a vivere una situazione di povertà (29%).
Sul fronte più propriamente assicurativo, gli italiani interrogati sulla triade di coperture giudicata più importante mettono al primo posto l'assicurazione sulla vita (66%), seguita da quella contro gli infortuni (53%) e dalla Rc auto (45%). Su parametri analoghi si posizionano portoghesi, spagnoli e russi, mentre svizzeri e tedeschi confermano la loro sensibilità verso le questioni di responsabilità civile, indicando questa come prioritaria. Dal lato opposto della classifica, nel nostro paese troviamo l'assicurazione extraprofessionale (4%), i prodotti legati ai viaggi (5%) e la tutela legale (8%).
Ma se fosse possibile assicurare proprio tutto, verso quali ambiti si orienterebbero i desideri di protezione degli europei? Tutti, senza eccezioni, opterebbero per garantire la salute, per se stessi e per la propria famiglia. Al secondo posto, quasi tutti i paesi compreso il nostro, indicano la sicurezza economica, seguita dalla garanzia del posto di lavoro mentre i cittadini di lingua tedesca puntano più in alto e, in un mondo ideale, sceglierebbero di assicurare la pace.
Dal sondaggio realizzato da Zurich Insurance Group, in collaborazione con Gfk Eurisko, emerge in primis la generale incidenza della crisi economica indicata da buona parte degli intervistati come la prima fonte di inquietudine: in Italia è causa" di insonnia per il 30% del campione, preceduta solo dalle preoccupazioni per la famiglia e per i figli (42%) ed a quelle di tipo economico (40%). Addirittura per spagnoli e portoghesi la crisi rappresenta il pensiero principale, rispettivamente per il 64% e il 50% mentre i cittadini di paesi che godono di una situazione complessivamente più stabile considerano prioritarie altre preoccupazioni come la pressione sul lavoro o a scuola e le questioni legate ai figli o alla famiglia.
Tutti gli europei affermano di sentirsi maggiormente al sicuro insieme al proprio partner o alla propria famiglia, con percentuali che vanno dall'79% al 92% (in Italia l'80%), mentre gli amici occupano il secondo posto. I nostri connazionali mettono tra le fonti di sicurezza anche l'assicurazione (24%) e le forze dell'ordine (20%).
Le risposte degli intervistati convergono anche sulla domanda relativa al rischio "principale", unanimemente riferito alla malattia e alla perdita dei propri cari: in Italia tali dati sono rispettivamente il 64% e il 58% seguiti dalla perdita dell'autosufficienza (34%) e dalla paura di trovarsi a vivere una situazione di povertà (29%).
Sul fronte più propriamente assicurativo, gli italiani interrogati sulla triade di coperture giudicata più importante mettono al primo posto l'assicurazione sulla vita (66%), seguita da quella contro gli infortuni (53%) e dalla Rc auto (45%). Su parametri analoghi si posizionano portoghesi, spagnoli e russi, mentre svizzeri e tedeschi confermano la loro sensibilità verso le questioni di responsabilità civile, indicando questa come prioritaria. Dal lato opposto della classifica, nel nostro paese troviamo l'assicurazione extraprofessionale (4%), i prodotti legati ai viaggi (5%) e la tutela legale (8%).
Ma se fosse possibile assicurare proprio tutto, verso quali ambiti si orienterebbero i desideri di protezione degli europei? Tutti, senza eccezioni, opterebbero per garantire la salute, per se stessi e per la propria famiglia. Al secondo posto, quasi tutti i paesi compreso il nostro, indicano la sicurezza economica, seguita dalla garanzia del posto di lavoro mentre i cittadini di lingua tedesca puntano più in alto e, in un mondo ideale, sceglierebbero di assicurare la pace.
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