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Moody's, outlook stabile per la riassicurazione globale

Ma l'eccesso di capitale potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio

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Moody's conferma l'outlook stabile per il mercato globale della riassicurazione. L'agenzia di rating lo rende noto in report diffuso oggi. La previsione stabile esprime le aspettative per le condizioni creditizie fondamentali del settore nel corso dei prossimi 12, 18 mesi. La flessibilità, nonché il miglioramento nell'undrerwriting e nel risk management, sono i fattori che determinano la previsione di Moody's. A questi si aggiunge una possibile impennata della domanda conseguente a più severe normative imminenti e a un indurimento dei tassi in alcuni mercati assicurativi primari.

I riassicuratori sono appena emersi dal secondo peggior anno per perdite causate da disastri naturali con un capitale più solido di quello che avevano all'inizio del 2011", ha commentato Kevin Lee, senior credit officer di Moody's. Tuttavia l'agenzia di rating rileva che una calamità naturale di grandi dimensioni, tassi incerti sui mercati principali o il peggioramento dell'economia globale potrebbero mettere sotto pressione la stabilità del settore.

Moody's mette in guardia rispetto al rischio che nel tempo i player possano soffrire di scarsa competitività tra loro, con conseguenti difficoltà nel creare strategie differenti; anche perché le prospettive in calo del settore casualty e delle riassicurazioni vita, nonché i bassi tassi di interesse stanno spingendo i riassicuratori e i nuovi capitali verso i rischi catastrofali. Nel frattempo però la transizione da sistemi di distribuzione diretta a sistemi di intermediazione attraverso i broker sta rendendo più facile la competizione per i nuovi soggetti.

Parlando dei numeri, Moody's sottolinea che da inizio 2011 il settore è stato irrorato da una nuova ondata di capitali. Nonostante l'ampia capacità nel settore, circa 6 miliardi di dollari di nuovo capitale in vari formati è entrato nel comparto, aumentando la quantità fino a 34 miliardi. Nel complesso l'agenzia di rating ritiene questo nuovo capitale credito negativo. In particolare, in un momento in cui l'industria ha un capitale già adeguato, la liquidità in eccesso tende a ridurre i ricavi e i margini.

Il dato positivo di questo nuovo afflusso è che gli investitori sono ancora interessati al settore della riassicurazione, anche se non lo sono altrettanto nei confronti dei titoli dei player del comparto, che per la maggior parte sono scambiati sotto del valore mercato da quasi quattro anni.

In uno scenario di stress come questo, il nuovo capitale, non importa in quale forma, può essere salvifico per i riassicuratori che hanno difficoltà a ricapitalizzare sui mercati azionari. Questi potrebbero quindi trovare nuovi partner industriali, che consentiranno loro di mantenere sotto controllo i conti.

Bassi livelli di perdite da catastrofi naturali hanno condotto a solidi risultati 

La media del combined ratio del secondo trimestre per il settore si è attestata all'85,2%, in calo 10,6 punti rispetto al 95,8% registrato nel corso dello stesso periodo del 2011. Sui sei mesi il miglioramento è astato anche più consisteste: la media risulta all'87,1%, rispetto al 128,1% del primo semestre 2011.

I profitti hanno mostrato un'impennata. L'utile netto dei player considerati da Moody's (32 società) nel secondo trimestre 2012 si è fermato a quota 5,8 miliardi di dollari, contro lo stesso piatto trimestre 2011. Per i primi sei mesi dell'anno i riassicuratori hanno invece prodotto circa 14,1 miliardi di utile netto, con un aumento di 11 volte rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (1,2 miliardi).

Sui risultati del trimestre appena trascorso hanno pesato anche le grosse perdite derivate dai versamenti record che i riassicuratori hanno dovuto sopportare nei confronti degli ingenti danni ai raccolti degli Stati Uniti, causati principalmente da un periodo di siccità. Mentre la quantità finale di perdite non sarà nota fino al raccolto, stime preliminari indicano che il totale delle perdite assicurate potrebbe attestarsi tra i 13 e i 20 miliardi di dollari. 

Diverse imprese di riassicurazione sono esposte a questi rischi: Ace Limited, Endurance Speciality, Everest Re, Munich Re, PartnerRe, Xl Group, Platinum e Alterra, solo per citare quelle considerate da Moody's. Ma l'agenzia rimane ottimista: "nonostante la gravità della siccità e le grandi potenziali richieste di risarcimento, ci aspettiamo che le perdite dei riassicuratori saranno gestibili, ma prevediamo comunque un freno per i guadagni nella seconda metà dell'anno".

Guardando al terzo trimestre 2012, sugli utili peseranno le perdite derivanti dai danni provocati dall'uragano Isaac che si è abbattuto il 28 agosto nel sud-est della Louisiana, Stati Uniti. Le prime stime parlano di perdite complessive tra i 500 milioni e i due miliardi di dollari a terra (esclusi i danni da inondazione) e ulteriori 500 milioni-un miliardo per le perdite in mare aperto (piattaforme di petrolio e gas).

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