La sicurezza prima di tutto, anche sulle due ruote
Direct Line svela passioni, abitudini e “spirito solidale” dei centauri nostrani
05/06/2012
Un'indagine Direct Line smonta il mito del centauro schivo e spericolato. Oggi i biker guardano prima di tutto alla sicurezza anche se con un significativo scarto di genere" - l'84% delle donne lo ritiene un fattore importante contro il 61% degli uomini - e di età, tra i 35-45enni si arriva al 76%, e all'83% per gli over 45. Più sensibili al fascino della velocità, gli under 25: il 27% ammette di "tirare" il suo bolide oltre i limiti consentiti e di curarne in modo maniacale i dettagli (26%). Quello dei 25-35enni si rivela invece il target più vanitoso e più disposto a spendere per dotarsi di accessori e abbigliamento da vero centauro (20%).
Dal sondaggio emerge anche un altro dato significativo: la spiccata tendenza a solidarizzare con altri motociclisti e la predisposizione ad adottare subito, anche tra perfetti sconosciuti, un atteggiamento amichevole. Da qui discende il fatto che il 78% del campione dichiari di prestare soccorso senza troppe diffidenze ad un centauro in difficoltà. Una solidarietà di categoria che viene rilevata anche dal 62% degli automobilisti, che considerano i motociclisti un "gruppo unito" a differenza degli automobilisti, meno disposti a fraternizzare, mentre solo il 22% del campione è convinto che questo atteggiamento non sia una prerogativa del mondo delle due ruote.
Ancora, dal confronto fra queste due categorie di drivers si scopre un'interessante differenza ovvero la passione per il mezzo che si guida. I motociclisti sono considerati da oltre la metà del campione più fanatici rispetto agli automobilisti adducendo come motivazione il fatto che la scelta di un auto sia determinata spesso da fattori non strettamente legati al gusto personale, ma più ad esigenze di lavoro o a necessità famigliari. Secondo il 35% degli intervistati invece questa distinzione è trascurabile, mentre l'8% ritiene che sia l'automobilista ad essere più affezionato al proprio veicolo.
Come sempre Direct Line offre anche un quadro differenziato a livello geografico e in questo caso se ne ricava che fiorentini (25%) e milanesi (24%) dedicano estrema cura ai particolari della moto, mentre i palermitani (11%) sono fissati con accessori e abbigliamento; i bolognesi (33%) sono i più sensibili alle modifiche al motore; romani (83%) e cagliaritani (82%) risultano i più attenti alla sicurezza, al contrario di veronesi (50%), bresciani (22%) e torinesi (20%).
Dal sondaggio emerge anche un altro dato significativo: la spiccata tendenza a solidarizzare con altri motociclisti e la predisposizione ad adottare subito, anche tra perfetti sconosciuti, un atteggiamento amichevole. Da qui discende il fatto che il 78% del campione dichiari di prestare soccorso senza troppe diffidenze ad un centauro in difficoltà. Una solidarietà di categoria che viene rilevata anche dal 62% degli automobilisti, che considerano i motociclisti un "gruppo unito" a differenza degli automobilisti, meno disposti a fraternizzare, mentre solo il 22% del campione è convinto che questo atteggiamento non sia una prerogativa del mondo delle due ruote.
Ancora, dal confronto fra queste due categorie di drivers si scopre un'interessante differenza ovvero la passione per il mezzo che si guida. I motociclisti sono considerati da oltre la metà del campione più fanatici rispetto agli automobilisti adducendo come motivazione il fatto che la scelta di un auto sia determinata spesso da fattori non strettamente legati al gusto personale, ma più ad esigenze di lavoro o a necessità famigliari. Secondo il 35% degli intervistati invece questa distinzione è trascurabile, mentre l'8% ritiene che sia l'automobilista ad essere più affezionato al proprio veicolo.
Come sempre Direct Line offre anche un quadro differenziato a livello geografico e in questo caso se ne ricava che fiorentini (25%) e milanesi (24%) dedicano estrema cura ai particolari della moto, mentre i palermitani (11%) sono fissati con accessori e abbigliamento; i bolognesi (33%) sono i più sensibili alle modifiche al motore; romani (83%) e cagliaritani (82%) risultano i più attenti alla sicurezza, al contrario di veronesi (50%), bresciani (22%) e torinesi (20%).
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