L'Aquila, dai controlli Cineas risparmi per 272 milioni di euro
Le verifiche dei periti sulle richieste di risarcimento per i danni causati dal terremoto
10/05/2012
Nel suo intervento al convegno sulle calamità naturali, organizzato a Desenzano del Garda da Assit, il presidente di Cineas Adolfo Bertani ha portato l'esperienza del Progetto Abruzzo". Grazie al controllo effettuato dai periti del Consorzio universitario specializzato nello studio e nella formazione sulla gestione del rischio, lo Stato italiano ha potuto risparmiare quasi 272 milioni di euro.
Gli oltre 225 periti assicurativi - tutti residenti in diverse regioni italiane fatta eccezione per l'Abruzzo - formati in collaborazione da Cineas e dal dipartimento della Protezione Civile hanno esaminato la congruità economica delle richieste di contributo o indennizzo richieste dai danneggiati. Da questa analisi è emersa una discrepanza tra gli importi richiesti nelle pratiche presentate e quanto ritenuto ammissibile dagli esperti di 1.319,5 milioni di euro, pari al 20.6% del totale. Il dato proviene dalle 17 mila pratiche esaminate al 4 maggio 2012, di cui 9.496 pratiche B/C e 7.504 pratiche E, ovvero quelle relative agli edifici danneggiati a livello strutturale.
Il nostro paese, ha sottolineato Bertani, è per sua natura esposto alle calamità naturali e dal momento che le risorse statali sono sempre più esigue occorre "sollecitare il governo verso soluzioni sostenibili che diano sufficienti garanzie di copertura finanziaria senza gravare eccessivamente sulle finanze pubbliche".
"Noi crediamo - ha poi chiarito Bertani - che un sistema misto Stato/imprese sia auspicabile e reciprocamente vantaggioso per lo Stato per i risparmi conseguiti senza ricorrere alle odiose 'tasse sulle disgrazie'; per i cittadini per la possibilità di essere risarciti dei danni velocemente avendo allo stesso tempo una polizza sui propri beni immobili".
Gli oltre 225 periti assicurativi - tutti residenti in diverse regioni italiane fatta eccezione per l'Abruzzo - formati in collaborazione da Cineas e dal dipartimento della Protezione Civile hanno esaminato la congruità economica delle richieste di contributo o indennizzo richieste dai danneggiati. Da questa analisi è emersa una discrepanza tra gli importi richiesti nelle pratiche presentate e quanto ritenuto ammissibile dagli esperti di 1.319,5 milioni di euro, pari al 20.6% del totale. Il dato proviene dalle 17 mila pratiche esaminate al 4 maggio 2012, di cui 9.496 pratiche B/C e 7.504 pratiche E, ovvero quelle relative agli edifici danneggiati a livello strutturale.
Il nostro paese, ha sottolineato Bertani, è per sua natura esposto alle calamità naturali e dal momento che le risorse statali sono sempre più esigue occorre "sollecitare il governo verso soluzioni sostenibili che diano sufficienti garanzie di copertura finanziaria senza gravare eccessivamente sulle finanze pubbliche".
"Noi crediamo - ha poi chiarito Bertani - che un sistema misto Stato/imprese sia auspicabile e reciprocamente vantaggioso per lo Stato per i risparmi conseguiti senza ricorrere alle odiose 'tasse sulle disgrazie'; per i cittadini per la possibilità di essere risarciti dei danni velocemente avendo allo stesso tempo una polizza sui propri beni immobili".
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