Insurance Europe su Efsi, occhio a governance e conflitti d'interesse
La federazione europea delle assicurazioni suggerisce alcune modifiche al regolamento dell'European fund for strategic investments
Insurance Europe propone alcuni miglioramenti nella bozza stilata dalla Commissione Europea per la regolamentazione dello European fund for strategic investments (Efsi), il motore del cosiddetto Piano Juncker che dovrebbe mobilitare oltre 300 miliardi di investimenti per la crescita. Il fondo, che vede la presenza degli Stati membri, ma che vuole richiamare soprattutto gli investitori istituzionali privati, è uno strumento accolto positivamente dalle assicurazioni europee, che chiedono però alcune aggiunte.
In primo luogo, Insurance Europe ritiene che il sostegno pubblico dovrebbe essere diretto ai progetti che altrimenti non ricevono investimenti privati: “la priorità – si legge in una nota – deve andare al finanziamento interamente privato di tutti i progetti in cantiere”.
Secondariamente, Insurance Europe propone la creazione di un comitato consultivo strategico composto da esperti di investimenti istituzionali. Questo organo dovrebbe fornire consulenza al comitato direttivo ed essere coinvolto nella selezione dei progetti. In alternativa al comitato consultivo, non previsto nella bozza originale, la federazione chiede che almeno tre dei sei esperti indipendenti del comitato d’investimento, provengano dal settore privato.
Infine, dato che l’Efsi sarà creato in seno alla Banca europea per gli investimenti, dovranno essere evitati conflitti di interesse tra la stessa Bei le altre banche multilaterali di sviluppo coinvolte nell’Efsi.
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