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Premi Rc auto, -2,8% nel quarto trimestre 2014

L'Ivass ha pubblicato il bollettino con l'analisi del mercato. Il trend di riduzione dei prezzi è abbinato a livelli crescenti di massimali

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Nel quarto trimestre del 2014 il premio medio Rc auto è stato pari a 475 euro, con una variazione negativa pari al 2,8% su base trimestrale e al 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo ha comunicato l’Ivass nel suo bollettino statistico sull’andamento dei prezzi effettivi dell’Rc auto. La distribuzione tra gli assicurati mostra che il 50% paga più di 428 euro, ma sul totale il 90% paga comunque meno di 740 euro e solo il 10% degli assicurati meno di 265 euro. Su tutto il 2014, l’Ivass fa notare come il trend mensile sia decrescente: nel solo mese di gennaio 2014 si è registrato una variazione negativa pari al 2,9%, cioè un terzo del decremento annuale. Nei mesi di agosto e settembre si consolida il trend (-4,1%), ma la riduzione del livello dei prezzi è associata all’aumento della percentuale di sconto, cresciuto da agosto a dicembre dal 18% al 19,8%. Nell’anno è calata l’eterogeneità dei prezzi, per cui il premio medio appare più omogeneo tra tutti i contratti.   

Per quanto riguarda il valore dei massimali e la correlazione con i prezzi, l’Ivass rileva che il 60,1% dei contratti è caratterizzato dal massimale unico e nel corso del 2014 le polizze di questo tipo sono aumentate del 5,3% su base annua. In generale, il trend di riduzione dei prezzi è abbinato a livelli crescenti di massimali: i consumatori hanno speso di meno e hanno potuto godere di una maggiore copertura contro i danni a terzi.   

Venendo al capitolo sulle abitudini dei consumatori e le caratteristiche dei contratti, l’Autorità segnala che, nonostante dia il diritto a uno sconto sul premio, l’ispezione preventiva del veicolo è molto poco diffusa, (nel quarto trimestre, incidenza allo 0,1%), tanto che la clausola è utilizzata da una sola compagnia. Invece il risarcimento in forma specifica è presente nel 10,7% dei contratti, sottoscritti però solo da sette compagnie (due grandi, una media e quattro piccole). Gli assicurati che scelgono questa clausola però sono anche quelli che pagano mediamente il 4,8% in più. Gli assicurati meno virtuosi scelgono questa clausola in misura maggiore degli altri. La clausola è poco diffusa nelle province meno sinistrose, quelle settentrionali e in particolare nel nord-est, ma più diffusa nei contratti dei residenti nel centro-sud. 

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