Ivass, premi per 143,3 miliardi di euro nel 2014: +20,6%
Elaborazione statistica dell’Autorità: continua il calo del danni e il trend di crescita del vita, con un boom delle unit linked. L’incidenza sul Pil sale all’8,9%
15/05/2015
Nel corso del 2014 le imprese di assicurazione italiane e dalle rappresentanze in Italia di imprese extra europee hanno contabilizzato premi per 143,3 miliardi di euro, con una crescita del 20,6% rispetto al 2013. È quanto registrato dall’Ivass, che, sul proprio sito, ha pubblicato i dati statistici relativi alla raccolta complessiva realizzata. Come già avevano mostrato i dati diffusi dall’Ania, anche la statistica Ivass mette in evidenza una crescita dell’incidenza dei premi totali (vita e danni) sul prodotto interno lordo italiano che raggiunge l’8,9%, in salita rispetto al 7,4% del 2013. Il dato complessivo cela andamenti differenziati tra i due comparti: al forte aumento della raccolta vita, pari a 110,5 miliardi di euro (+29,8% rispetto al 2013), si contrappone la diminuzione della raccolta danni pari 32,8 miliardi di euro (-2,6% rispetto all’anno precedente).
Più vita e meno danni
I dati della rilevazione mostrano che la crescita del segmento vita interessa tutti i prodotti. In particolare, le polizze vita tradizionali contabilizzano oltre 82 miliardi di euro di premi (+27,1%), ma quelle unit linked e index- linked fanno registrare un significativa crescita (pari al 40,8%), contabilizzando quasi 22 miliardi di euro.
Nel dettaglio, l’incidenza della raccolta vita sul Pil passa dal 5,3% nel 2013 al 6,8% nel 2014. Per quanto riguarda, invece, la diminuzione della raccolta danni, l’Ivass sottolinea come il calo sia riconducibile prevalentemente al ramo Rc auto (in discesa del 6,5%); al contrario, gli altri rami (che rappresentano poco più della metà dei premi danni totali) registrano una moderata crescita pari all’1,3%: in questo caso, l’incidenza della raccolta danni sul Pil è pari al 2,0%, in lieve riduzione dal 2,1% del 2013.
Le imprese in libera prestazione di servizi
Le rappresentanze di imprese con sede legale in altri Stati europei e, operanti in Italia in regime di stabilimento, mostrano (a perimetro di imprese omogeneo) andamenti parzialmente difformi da quelli delle compagnie con sede in Italia, registrando un andamento positivo in entrambi i comparti, danni (4,7 miliardi, +1,7%) e vita ( +34,8%): in quest’ultimo segmento l’Ivass osserva una raccolta pari a circa 4,6 miliardi di euro, largamente concentrata nelle polizze linked (3,6 miliardi, pari all’80% del portafoglio vita complessivo). Nei danni, un dato su cui la rilevazione dell’Autorità pone l’accento è quello che mostra l’intera raccolta italiana nel ramo credito quasi totalmente da ascrivere a tali imprese (90%); al contrario, risulta contenuta la quota di mercato Rc auto, che supera di poco il 5%, mentre sono assenti completamente dal mercato dei fondi pensione che, pertanto, registra la presenza delle sole imprese di assicurazione nazionali.
Più vita e meno danni
I dati della rilevazione mostrano che la crescita del segmento vita interessa tutti i prodotti. In particolare, le polizze vita tradizionali contabilizzano oltre 82 miliardi di euro di premi (+27,1%), ma quelle unit linked e index- linked fanno registrare un significativa crescita (pari al 40,8%), contabilizzando quasi 22 miliardi di euro.
Nel dettaglio, l’incidenza della raccolta vita sul Pil passa dal 5,3% nel 2013 al 6,8% nel 2014. Per quanto riguarda, invece, la diminuzione della raccolta danni, l’Ivass sottolinea come il calo sia riconducibile prevalentemente al ramo Rc auto (in discesa del 6,5%); al contrario, gli altri rami (che rappresentano poco più della metà dei premi danni totali) registrano una moderata crescita pari all’1,3%: in questo caso, l’incidenza della raccolta danni sul Pil è pari al 2,0%, in lieve riduzione dal 2,1% del 2013.
Le imprese in libera prestazione di servizi
Le rappresentanze di imprese con sede legale in altri Stati europei e, operanti in Italia in regime di stabilimento, mostrano (a perimetro di imprese omogeneo) andamenti parzialmente difformi da quelli delle compagnie con sede in Italia, registrando un andamento positivo in entrambi i comparti, danni (4,7 miliardi, +1,7%) e vita ( +34,8%): in quest’ultimo segmento l’Ivass osserva una raccolta pari a circa 4,6 miliardi di euro, largamente concentrata nelle polizze linked (3,6 miliardi, pari all’80% del portafoglio vita complessivo). Nei danni, un dato su cui la rilevazione dell’Autorità pone l’accento è quello che mostra l’intera raccolta italiana nel ramo credito quasi totalmente da ascrivere a tali imprese (90%); al contrario, risulta contenuta la quota di mercato Rc auto, che supera di poco il 5%, mentre sono assenti completamente dal mercato dei fondi pensione che, pertanto, registra la presenza delle sole imprese di assicurazione nazionali.
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