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Faro dell’Ivass sulle polizze abbinate a forniture di energia e acqua

L’Istituto presieduto da Salvatore Rossi, di concerto con Antitrust e Aeegsi, ha avviato un’indagine per verificare il rispetto dei diritti dei consumatori

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Verificare il livello di correttezza e l’effettivo rispetto dei diritti dei consumatori. Questi gli obiettivi dell’analisi tecnica che l’Ivass ha avviato in forma congiunta con l’Antitrust e con l’Aeegsi, l’autorità garante dell’energia.
L’indagine è stata realizzata su un campione di 20 pacchetti commerciali  (13 le compagnie assicurative osservate) che combinano la fornitura di energia elettrica, gas o acqua con polizze assicurative. L’iniziativa fa seguito all’indagine Ivass Sei assicurato e forse non lo sai, da cui era emerso un fenomeno di polizze abbinate a servizi e prodotti di vario genere, con possibili profili di criticità per i consumatori legati a modalità di offerta e conoscenza effettiva dell’esistenza della polizza.
L’indagine congiunta stima in circa due milioni i consumatori in possesso di polizze in abbinamento, per una raccolta totale di 33 milioni di euro.
Il settore dell’energia (elettricità e gas) ha raccolto i maggiori volumi, sia in termini di premi (oltre 28 milioni di euro) sia di assicurati (1,5 milioni). Uno degli operatori del campione analizzato offre una polizza con costo a carico del cliente, pari a circa 70 euro annui per il settore elettrico e 40 euro annui per il settore gas. Negli altri casi (di minore significatività in termini di premi raccolti) le polizze sono presentate come gratuite per l’utente. Nel settore dell’energia le polizze sono offerte ai clienti del mercato libero: nel caso di costo a carico del cliente, sono coperti i guasti agli impianti elettrico (quadro elettrico, interruttore etc.) e gas (fuga post contatore sulle tubazioni di alimentazione all’interno dell’abitazione). Le polizze gratuite garantiscono in genere assistenza tecnica presso l’abitazione (invio d’urgenza di idraulici, fabbri e altri professionisti specializzati, spese d’albergo in caso di necessità, etc.). Altre polizze gratuite prevedono il rimborso del costo della bolletta nei casi di perdita di impiego o invalidità/inabilità; si è rilevato anche un caso di polizza che offre soccorso stradale e sostituzione del veicolo.
Nel settore idrico le coperture assicurative del campione analizzato sono invece tutte a pagamento dell’utente, con costi variabili da 3 a 15 euro annui (utenze domestiche). In tale settore sono prevalentemente coperti i consumi anomali risultanti in bolletta e derivanti da perdite occulte di acqua.
Nell’ultimo anno di operatività delle offerte, a fronte di due milioni di assicurati, sono state formulate 14.120 richieste di indennizzo. L’indice di sinistrosità è risultato essere pari, in media, allo 0,2% per il settore idrico e allo 0,9% per il settore energetico; le compagnie di assicurazione hanno respinto il 32,1% delle richieste di indennizzo (33,4% per il settore energetico e 5,8% per il settore idrico) ed hanno sostenuto costi per sinistri per 4,2 milioni di euro (13% dei premi raccolti).
“A seguito della verifica – spiega una nota congiunta di Ivass, Antitrust e Aeegsi – sono in via di definizione gli opportuni interventi di competenza di ciascuna Autorità” finalizzati a garantire che l’offerta di polizze ai consumatori “risulti condotta in maniera tale da garantire una scelta consapevole”, mediante “corrette modalità di raccolta delle adesioni” , di modo che “risulti effettiva la consapevolezza dei consumatori relativa all’esistenza stessa delle garanzie” e che, per i clienti, “sia agevole richiedere e ottenere l’indennizzo”.

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