Ivass, nel primo semestre 2015 raccolta a 77,7 miliardi di euro
Le rilevazioni dell'Autorità hanno registrato una crescita del 7,8% rispetto ai primi sei mesi 2014. Volano le polizze unit-linked
26/11/2015
È di 77,7 miliardi di euro la raccolta complessiva registrata nel primo semestre dalle imprese assicurative italiane e dalle rappresentanze di imprese extra See. Secondo i dati diffusi ieri dall’Ivass, rispetto ai primi sei mesi 2014 c’è stato un incremento pari al 7,8%.
L’Ivass sottolinea come il dato complessivo mostri andamenti differenziati tra i comparti vita e danni: al forte aumento della raccolta premi vita pari a 61,6 miliardi di euro (+10,8% rispetto al primo semestre 2014) si contrappone la diminuzione della raccolta danni, che è pari a 16,1 miliardi di euro (-2,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno). In particolare, la crescita dei premi vita interessa le polizze unit linked, la cui raccolta raggiunge 17,8 miliardi di euro (+91,1%), mentre le polizze tradizionali, pur continuando a registrare la raccolta più elevata (pari a 40,7 miliardi di euro), accusano una significativa flessione (-6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014).
La diminuzione della raccolta danni è riconducibile al ramo Rc auto (-7%), che vede continuare il proprio trend discendente avviato nel terzo trimestre 2012; gli altri rami, che rappresentano poco più della metà dei premi danni totali, registrano invece una moderata crescita pari a circa l’1,7%.
Le imprese operanti in Italia in regime di stabilimento, mostrano andamenti parzialmente difformi da quelli delle compagnie con sede in Italia, registrando un andamento positivo in entrambi i comparti, vita (+31,6%) e danni (+4,6%).
In particolare, tali imprese totalizzano una raccolta premi vita pari a circa 2,7 miliardi di euro, per la prima volta superiore a quella danni, che risulta largamente concentrata nelle polizze unit linked (2,3 miliardi circa, pari all’83,8% del portafoglio vita complessivo). Nei rami danni la raccolta ammonta a circa 2,5 miliardi di euro; nel ramo credito l’intera raccolta in Italia è quasi totalmente da ascrivere a tali imprese (88,3%). L’Ivass segnala anche la significativa presenza nel ramo Rc generale (33,8% circa). Risulta, invece, contenuta la quota di mercato del ramo Rc auto e natanti, che sfiora il 5% della produzione complessiva delle stabili organizzazioni in Italia. Queste sono assenti completamente dal mercato dei fondi pensione che, pertanto, registra la presenza delle sole imprese di assicurazione nazionali.
L’Ivass sottolinea come il dato complessivo mostri andamenti differenziati tra i comparti vita e danni: al forte aumento della raccolta premi vita pari a 61,6 miliardi di euro (+10,8% rispetto al primo semestre 2014) si contrappone la diminuzione della raccolta danni, che è pari a 16,1 miliardi di euro (-2,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno). In particolare, la crescita dei premi vita interessa le polizze unit linked, la cui raccolta raggiunge 17,8 miliardi di euro (+91,1%), mentre le polizze tradizionali, pur continuando a registrare la raccolta più elevata (pari a 40,7 miliardi di euro), accusano una significativa flessione (-6,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014).
La diminuzione della raccolta danni è riconducibile al ramo Rc auto (-7%), che vede continuare il proprio trend discendente avviato nel terzo trimestre 2012; gli altri rami, che rappresentano poco più della metà dei premi danni totali, registrano invece una moderata crescita pari a circa l’1,7%.
Le imprese operanti in Italia in regime di stabilimento, mostrano andamenti parzialmente difformi da quelli delle compagnie con sede in Italia, registrando un andamento positivo in entrambi i comparti, vita (+31,6%) e danni (+4,6%).
In particolare, tali imprese totalizzano una raccolta premi vita pari a circa 2,7 miliardi di euro, per la prima volta superiore a quella danni, che risulta largamente concentrata nelle polizze unit linked (2,3 miliardi circa, pari all’83,8% del portafoglio vita complessivo). Nei rami danni la raccolta ammonta a circa 2,5 miliardi di euro; nel ramo credito l’intera raccolta in Italia è quasi totalmente da ascrivere a tali imprese (88,3%). L’Ivass segnala anche la significativa presenza nel ramo Rc generale (33,8% circa). Risulta, invece, contenuta la quota di mercato del ramo Rc auto e natanti, che sfiora il 5% della produzione complessiva delle stabili organizzazioni in Italia. Queste sono assenti completamente dal mercato dei fondi pensione che, pertanto, registra la presenza delle sole imprese di assicurazione nazionali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ivass,
👥