Connected insurance, l’Italia parte davanti a tutti
Ania e Bain lanciano l’Osservatorio Telematics 2016: uno studio sulle possibilità di crescita del settore assicurativo attraverso digital, big data e Internet of things
03/12/2015
Il dato principale è che l’Italia rappresenta una best practice a livello internazionale nell’uso della telematica applicata all’assicurazione auto. Nel 2014, il 14% delle auto assicurate montava a bordo una scatola nera: nel 2012 erano il 4%. “Tutti in Europa vogliono capire come la scatola nera sta cambiando l’assicurazione”, ha detto Dario Focarelli, dg di Ania, durante l’evento organizzato oggi, 3 dicembre, a Milano dall’associazione delle imprese.
Per studiare le evoluzioni, le prospettive e le attese derivanti dai connected device, dall’Internet of things e dall’uso dei big data, la società di consulenza Bain, insieme a Ania, ha inaugurato un osservatorio su questi argomenti, che, si augurano i promotori, coinvolgerà i tanti attori del settore lungo tutto il 2016. L’obiettivo indicato dall’Ania è duplice: restare saldamente i leader nell’auto e diffondere i prodotti connessi anche negli ambiti casa e salute. “Stiamo pensando – ha detto Focarelli – di istituire una nuova commissione in Ania dedicata all’innovazione, perché il digital insurance cambia il modo di fare business”.
Già oggi è così e lo sarà sempre di più: nel 2017 il 20% dei prodotti auto prevedrà un device tipo scatola nera, il 7% solo new business. Ma già nel 2025, la percentuale dei prodotti con queste caratteristiche salirà al 60% con new business pari al 34%. Stesso discorso per la casa (5% prodotti, 2% new business nel 2017; 20% e 15% nel 2025) e per il settore salute (11% e 4% nel 2017; 33% e 21% nel 2025).
I numeri dicono che alcune polizze passeranno dalla nicchia al mass market con un conseguente ribaltamento delle strategie da parte delle compagnie, come ha spiegato Matteo Carbone, principal di Bain. “Le imprese dovranno ripensare – ha precisato – gli obiettivi strategici. Questo cambierà la value proposition, l’approccio al pricing ma anche il tipo di device da fornire al cliente”.
C’è ancora molto da fare anche nel mercato dell’auto se pensiamo che esistono circa 36 prodotti basati su scatola nera, ma solo due sono i più evoluti e danno la possibilità al cliente di variare il proprio premio mensilmente, in base ai chilometri percorsi e allo stile di guida.
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