Il cyber risk, ancora sottovalutato
Lloyd's indaga in vista della normativa sulla protezione dei dati
20/09/2016
Il 92% delle aziende ha subito una violazione della sicurezza informatica negli ultimi cinque anni e, in alcuni casi, la perdita di dati relativi alla clientela.
Per ben il 54% delle aziende è il ceo ad avere diretta responsabilità della sicurezza informatica dell’azienda, a riprova della crescente rilevanza del tema. Tuttavia solo il 42% ritiene probabile che si possa ripetere una violazione informatica in futuro e solo il 13% delle aziende pensa di poter avere una perdita di clientela a causa di questo, sottovalutando il potenziale impatto di un attacco informatico.
È quanto emerge da un'indagine svolta da Lloyd’s per verificare come le aziende europee affrontano la sfida dei rischi informatici. Un tema reso ancora più urgente in vista della nuova normativa Ue sulla protezione dei dati, che il 57% delle aziende dichiara di non aver compreso fino in fondo. La ricerca ha coinvolto i vertici aziendali di circa 350 fra le più grandi aziende d'Europa, con un fatturato di oltre 250 milioni di euro.
Per ben il 54% delle aziende è il ceo ad avere diretta responsabilità della sicurezza informatica dell’azienda, a riprova della crescente rilevanza del tema. Tuttavia solo il 42% ritiene probabile che si possa ripetere una violazione informatica in futuro e solo il 13% delle aziende pensa di poter avere una perdita di clientela a causa di questo, sottovalutando il potenziale impatto di un attacco informatico.
È quanto emerge da un'indagine svolta da Lloyd’s per verificare come le aziende europee affrontano la sfida dei rischi informatici. Un tema reso ancora più urgente in vista della nuova normativa Ue sulla protezione dei dati, che il 57% delle aziende dichiara di non aver compreso fino in fondo. La ricerca ha coinvolto i vertici aziendali di circa 350 fra le più grandi aziende d'Europa, con un fatturato di oltre 250 milioni di euro.
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