Stress test Eiopa: bene il mercato italiano
Le compagnie europee si confermano resilienti a un'eventuale stagnazione dei tassi d'interesse sul lungo periodo e a shock sistemici
16/12/2016
Il mercato assicurativo italiano ha conseguito buoni risultati nello stress test effettuato da Eiopa su tutto il territorio europeo. Come ampiamente previsto, e anticipato in più occasioni da Ivass, ieri, 15 dicembre, sono arrivati i risultati dello stress test che ha
coinvolto 236 compagnie di tutte le dimensioni
in 30 Paesi, rappresentanti il 77% del mercato europeo
in termini di riserve tecniche.
Per l’Italia hanno partecipato 16 compagnie attive nei rami vita, per un totale del 76% del mercato nazionale sempre in
termini di riserve tecniche.
I risultati vedono l’Italia resistere meglio degli altri principali mercati europei allo scenario low for long, ovvero ambiente di tassi bassi per 20 anni, mentre in quello definito double-hit (tassi bassi e shock sistemici) le compagnie italiane appaiono allineate agli altri
principali Paesi, che comunque escono bene dallo stress test.
Il sistema italiano, precisa Ivass, partiva da una buona base, perché già dal primo
gennaio 2016 poteva godere di una capitalizzazione superiore alla media europea
, secondo i nuovi requisiti di Solvency. II.
L’Ivass, si legge in una nota “farà leva sui risultati
dello stress test e sulle raccomandazioni Eiopa per continuare a
sviluppare azioni di vigilanza che, anche nel medio e lungo
termine, rafforzino la capacità delle imprese italiane di
fronteggiare i rischi connessi all’attuale severo contesto
macroeconomico”.
Secondo l’Ania, i risultati sono “un’ulteriore
conferma della solidità e dell’affidabilità del settore
assicurativo italiano”, ha commentato la presidente dell’associazione, Maria
Bianca Farina.
Nello specifico, Ania sottolinea come nello scenario low for long “l’abbattimento dei fondi propri sia da
considerarsi poco significativo, dimostrando come il settore
assicurativo italiano goda di un eccellente grado di matching
tra le duration delle attività e delle passività e tra i flussi
cedolari e gli impegni garantiti”, cosa da sempre evidenziata anche dal direttore generale, Dario Focarelli.
Nello scenario double-hit,
la riduzione dei fondi propri raggiunge “dimensioni più
importanti”: ma è uno quadro estremo che prevede il
crollo di valore dei titoli azionari e
obbligazionari italiani ed europei. “In questo scenario – continua Ania – risultano efficaci le misure anticicliche previste dalla direttiva nel
cosiddetto pacchetto Long term guarantee measures”.
Olav Jones, vice direttore generale di Insurance Europe, ha sottolineato che dai risultati dello stress test il settore assicurativo dispone di una solvibilità complessiva di quasi il 200%. Solo lo 0,02% del campione totale analizzato è risultato al di sotto del livello di capitale previsto.
"Inoltre - continua in una nota - è importante sottolineare che, come ha già detto da Eiopa, questi stress test non erano un esercizio da passare o fallire". Secondo Insurance Europe, se il test avesse incluso la parte non vita del mercato e i prodotti unit linked, il livello di resistenza del settore assicurativo europeo sarebbe stato ancora maggiore.
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