Assicurazioni: Ue-Usa, accordo all’ombra di Trump
Soprattutto per i riassicuratori sarà più facile fare affari tra Unione Europea e Stati Uniti. All'orizzonte, però, le incognite legate alle annunciate politiche protezioniste del nuovo presidente repubblicano
16/01/2017
L’accordo siglato venerdì scorso tra Unione Europea e Stati Uniti può valere anche fino a tre miliardi di dollari. Il testo apre ancora di più il mercato per gli assicuratori di Ue e Usa riducendo alcuni ostacoli "legali e patrimoniali", secondo quanto recita un comunicato congiunto.
Il deal dovrebbe offrire una regolamentazione più chiara per quei soggetti (tanti) che si occupano di assicurazione e riassicurazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Questo porterà a una semplicità d’investimento maggiore, cosa che potrebbe coinvolgere nel piano europeo per gli investimenti nuovi soggetti.
Se da una parte i requisiti regolamentari saranno "più morbidi" dall’altra le Autorità Ue e Usa aumenteranno quelli patrimoniali a fronte dei rischi di riassicurazione.
"Quest’accordo rappresenta un ulteriore successo nella cooperazione tra l’Unione Europea e le Autorità di vigilanza degli Stati Uniti", ha commentato il presidente di Eiopa, Gabriel Bernardino.
Il risultato raggiunto è il frutto di discussioni che duravano da più di vent’anni, ma giunge anche nel peggior momento possibile per questo tipo di patti transnazionali che s’inseriscono in un contesto di riflusso e rigurgiti protezionisti se non nazionalisti: ma soprattutto a una settimana dalla salita al potere di Donald Trump, che si autorappresenta come il presidente Usa più isolazionista degli ultimi 90 anni.
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