Innovare per crescere, strade nuove per creare valore
Innovazione e modernità per clienti e canali distributivi. La sfida per il settore assicurativo non è solo tecnologica, ma riguarda i processi, il servizio e una rinnovata mission cliente-centrica. Ieri l'evento organizzato da Insurance Connect che ha coinvolto più di 280 addetti ai lavori
20/03/2014
L'innovazione come strumento per la crescita e non solo come una moda del momento. Ma di quale innovazione si parla? Come si declina nel complesso del mondo assicurativo? Se il 2013 è stato l'anno di decompressione, il cuscinetto usato dalle compagnie per tagliare i costi e prepararsi al rimbalzo, il 2014 sarà l'anno della ripresa. Tuttavia il rilancio è un treno che passa: ed è necessario saperlo prendere al volo. Insurance Connect è convinta che il modo giusto per crescere strutturalmente, e durevolmente, sia scommettere sull'innovazione; ecco perché, a un anno di distanza, ha organizzato il secondo convegno sul tema, partendo da un punto: l'innovazione non è più il mezzo per uscire dalla crisi, ma quello da usare per crescere. Da queste premesse, ha preso spunto il convegno L'innovazione per crescere, organizzato da Insurance Connect, editore di questo sito web, ieri, 19 marzo, al Palazzo delle Stelline di Milano. Un evento partecipato da oltre 280 persone, tra protagonisti del settore assicurativo (agenti, broker, manager di compagnie) e del mondo dei servizi dedicati alle imprese.
INNOVARE LE COMMODITY
Innovazione significa soprattutto modernità, ovvero un approccio contemporaneo verso intermediari e clienti. Da qui passa la necessità di attribuire nuovo valore ai canali distributivi", come ha detto in apertura il direttore di Insurance Trade, Maria Rosa Alaggio. L'innovazione, così come è stata definita da molti interventi durante tutta la giornata, non è solo tecnologica: non basta la firma digitale sui contratti, o fornire i tablet agli agenti, cose che pure sono importanti. Si tratta di innovare i processi, anche filosoficamente, saper ricalibrare le priorità e, soprattutto, spostare il focus dalla centralità del prodotto a quella del cliente. Le compagnie, dalle esperienze che sono state raccontate durante la giornata, lo stanno facendo, soprattutto quelle grandi; mentre le medio piccole stanno trovando un loro modo per coniugare le due grandi direttrici: il digital e il multiaccess. "Nonostante il 2013 sia stato uno degli anni migliori in termini di profitti per le compagnie italiane, il problema che si pone loro di fronte è mantenere questa tendenza e renderla strutturale: questa è innovazione". Massimiliano Sodano, principal di Boston Consulting, ha aperto con questa considerazione il proprio intervento, che ha fornito uno scenario generale e spunti importanti. Per esempio, non è vero, al contrario di quanto si creda, che solo le aziende high-tech, in questi anni, stanno innovando: ci sono molte realtà nel mondo che hanno saputo, in campi inaspettati, saper primeggiare attraverso la modernità dell'offerta. Starbucks ha saputo trasformare una commodity, il caffè, in qualcosa di nuovo e diverso. Potrebbe accadere qualcosa di simile con l'Rc auto, la commodity per definizione nel campo assicurativo? Vista l'ampiezza del mercato auto in Italia, questa è una delle sfide principali per le compagnie e le loro reti.
INNOVAZIONE CONTRO DISINTERMEDIAZIONE
Tutte queste tematiche sono state analizzate e dibattute nel corso delle due tavole rotonde principali della giornata, partecipate da varie compagnie e con l'intervento di uno dei principali comparatori on line, Facile.it. Nel confronto della mattinata, intitolata Tecnologia e canali distributivi, le imprese hanno raccontato cosa è stato fatto in questi anni per innovare il ramo della distribuzione. Tutti, da Groupama a Cattolica, da Reale Mutua a Das, hanno convenuto sul fatto che c'è stata un'accelerazione decisa in questi ultimi due anni, uno po' per la spinta normativa, un po' perché il consumatore ha richiesto innovazione alle compagnie. È da leggere come un impegno verso le esigenze del cliente, inoltre, anche il recente accordo tra Reale Mutua e Facile.it, che permette alla compagnia di Torino di entrare così in un preventivatore. Comunque tutte le compagnie hanno lanciato, in questo ultimo periodo, programmi di sviluppo tecnologico e di processi dedicati alla rete che avranno impatti positivi e sul lungo termine, e che vanno nella direzione di una multicanalità incentrata sull'agente.
TANTI MODELLI PER UN UNICO OBIETTIVO
Multicanalità, digital e multiaccess, razionalizzazione dei processi: in questi ambiti la tecnologia è decisiva. Aziende come Almaviva, Previnet, Rgi, Msa Multi Serass, Kube Partners, Art ma anche Dual ed Excellence Consulting, che hanno partecipato al convegno, hanno presentato le loro case history, tracciando un quadro completo delle nuove possibilità derivanti dall'applicazione di modelli complessi per il contrasto alle frodi, l'utilizzo dei Big Data, la specializzazione su particolari target di clientela, nonché nuovi modelli di profilazione del cliente e verifica delle strategie di marketing. A tirare le somme di tutte queste tematiche, a chiusura della giornata, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo L'innovazione nei prodotti auto, danni e vita, che ha coinvolto importanti esponenti di Sara Assicurazioni, Axa Assicurazioni, Zurich, Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Assicura e UnipolSai. Un compito arduo, quindi, saper mettere in fila tutti gli argomenti e declinarli secondo il tema principale: come si innova in assicurazione? La chiave per tutti sembra essere una radicale rivisitazione della value proposition: ripensare i prodotti in chiave di costante assistenza al cliente; riuscire a restituire davvero il ruolo sociale dell'assicurazione, anche attraverso il prodotto auto, ma soprattutto attraverso l'assistenza, la protection, la salute e l'abitazione. Ogni compagnia, utilizzando specifiche attitudini, è concentrata sul cambiamento, proprio perché non si può più far finta che questo non ci sia. I bisogni della società stanno emergendo con più prepotenza e il rischio è che l'assicurazione "si stia commoditizzando da sola". Per evitare questo pericolo, che costituirebbe davvero la perdita del senso profondo del comparto, alle compagnie non resta che innovare e saper comunicare, come mai hanno fatto prima, le proprie innovazioni.
INNOVARE LE COMMODITY
Innovazione significa soprattutto modernità, ovvero un approccio contemporaneo verso intermediari e clienti. Da qui passa la necessità di attribuire nuovo valore ai canali distributivi", come ha detto in apertura il direttore di Insurance Trade, Maria Rosa Alaggio. L'innovazione, così come è stata definita da molti interventi durante tutta la giornata, non è solo tecnologica: non basta la firma digitale sui contratti, o fornire i tablet agli agenti, cose che pure sono importanti. Si tratta di innovare i processi, anche filosoficamente, saper ricalibrare le priorità e, soprattutto, spostare il focus dalla centralità del prodotto a quella del cliente. Le compagnie, dalle esperienze che sono state raccontate durante la giornata, lo stanno facendo, soprattutto quelle grandi; mentre le medio piccole stanno trovando un loro modo per coniugare le due grandi direttrici: il digital e il multiaccess. "Nonostante il 2013 sia stato uno degli anni migliori in termini di profitti per le compagnie italiane, il problema che si pone loro di fronte è mantenere questa tendenza e renderla strutturale: questa è innovazione". Massimiliano Sodano, principal di Boston Consulting, ha aperto con questa considerazione il proprio intervento, che ha fornito uno scenario generale e spunti importanti. Per esempio, non è vero, al contrario di quanto si creda, che solo le aziende high-tech, in questi anni, stanno innovando: ci sono molte realtà nel mondo che hanno saputo, in campi inaspettati, saper primeggiare attraverso la modernità dell'offerta. Starbucks ha saputo trasformare una commodity, il caffè, in qualcosa di nuovo e diverso. Potrebbe accadere qualcosa di simile con l'Rc auto, la commodity per definizione nel campo assicurativo? Vista l'ampiezza del mercato auto in Italia, questa è una delle sfide principali per le compagnie e le loro reti.
INNOVAZIONE CONTRO DISINTERMEDIAZIONE
Tutte queste tematiche sono state analizzate e dibattute nel corso delle due tavole rotonde principali della giornata, partecipate da varie compagnie e con l'intervento di uno dei principali comparatori on line, Facile.it. Nel confronto della mattinata, intitolata Tecnologia e canali distributivi, le imprese hanno raccontato cosa è stato fatto in questi anni per innovare il ramo della distribuzione. Tutti, da Groupama a Cattolica, da Reale Mutua a Das, hanno convenuto sul fatto che c'è stata un'accelerazione decisa in questi ultimi due anni, uno po' per la spinta normativa, un po' perché il consumatore ha richiesto innovazione alle compagnie. È da leggere come un impegno verso le esigenze del cliente, inoltre, anche il recente accordo tra Reale Mutua e Facile.it, che permette alla compagnia di Torino di entrare così in un preventivatore. Comunque tutte le compagnie hanno lanciato, in questo ultimo periodo, programmi di sviluppo tecnologico e di processi dedicati alla rete che avranno impatti positivi e sul lungo termine, e che vanno nella direzione di una multicanalità incentrata sull'agente.
TANTI MODELLI PER UN UNICO OBIETTIVO
Multicanalità, digital e multiaccess, razionalizzazione dei processi: in questi ambiti la tecnologia è decisiva. Aziende come Almaviva, Previnet, Rgi, Msa Multi Serass, Kube Partners, Art ma anche Dual ed Excellence Consulting, che hanno partecipato al convegno, hanno presentato le loro case history, tracciando un quadro completo delle nuove possibilità derivanti dall'applicazione di modelli complessi per il contrasto alle frodi, l'utilizzo dei Big Data, la specializzazione su particolari target di clientela, nonché nuovi modelli di profilazione del cliente e verifica delle strategie di marketing. A tirare le somme di tutte queste tematiche, a chiusura della giornata, si è tenuta la tavola rotonda dal titolo L'innovazione nei prodotti auto, danni e vita, che ha coinvolto importanti esponenti di Sara Assicurazioni, Axa Assicurazioni, Zurich, Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Assicura e UnipolSai. Un compito arduo, quindi, saper mettere in fila tutti gli argomenti e declinarli secondo il tema principale: come si innova in assicurazione? La chiave per tutti sembra essere una radicale rivisitazione della value proposition: ripensare i prodotti in chiave di costante assistenza al cliente; riuscire a restituire davvero il ruolo sociale dell'assicurazione, anche attraverso il prodotto auto, ma soprattutto attraverso l'assistenza, la protection, la salute e l'abitazione. Ogni compagnia, utilizzando specifiche attitudini, è concentrata sul cambiamento, proprio perché non si può più far finta che questo non ci sia. I bisogni della società stanno emergendo con più prepotenza e il rischio è che l'assicurazione "si stia commoditizzando da sola". Per evitare questo pericolo, che costituirebbe davvero la perdita del senso profondo del comparto, alle compagnie non resta che innovare e saper comunicare, come mai hanno fatto prima, le proprie innovazioni.
UN RESOCONTO DETTAGLIATO DELL'EVENTO ORGANIZZATO DA INSURANCE CONNECT SARA' PUBBLICATO SUL NUMERO DI OGGI DI INSURANCE DAILY. PER RICEVERLO GRATUITAMENTE, BASTA ISCRIVERSI QUI.
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