Stress test, la risposta di Insurance Europe a Eiopa
Gli esami periodici promossi dall'autorità europea non siano la base per imporre requisiti patrimoniali più stringenti, chiede la federazione delle imprese
30/10/2019
Insurance Europe ha pubblicato la propria risposta al documento posto in discussione da Eiopa sui principi metodologici degli stress test. La federazione, in primis, invita Eiopa a definire più chiaramente gli obiettivi dei test e articolarne i contenuti; questo anche per evitare che lo stess test sia usato in parallelo a Solvency II o progettato in modo da portare una richiesta di requisiti patrimoniali più stringenti oltre a quelli del primo pilastro, valutati mediante l'Orsa.
Del resto, il calcolo dell'Scr post-stress farebbe scaturire livelli di capitale implicito molto più elevati rispetto alla calibrazione concordata per Solvency II: si tratta quindi di una visione non realistica e inutilmente pessimistica della salute del settore assicurativo. Tra l'altro, quest’azione esula dal mandato di Eiopa.
Un altro punto importante riguarda la divulgazione volontaria dei risultati degli stress test delle singole imprese. Eiopa, dicono dalla federazione, non dovrebbe avere un ruolo di coordinamento in questa prassi e, in qualche modo, dovrebbe sconsigliarla perché, dal punto di vista macroprudenziale, la divulgazione a livello aziendale può essere controproducente, oltre che modificare la natura del test da verifica di vulnerabilità a esercizio di capitale.
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