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Ddl Concorrenza, via libera del governo

Approvate anche le misure che toccano il settore assicurativo: divieto di clausole che limitino la disinstallazione delle scatole nere, portabilità dei dati e istituzione di un sistema informativo per la prevenzione e il contrasto alle frodi nei rapporti non obbligatori

Ddl Concorrenza, via libera del governo
Il consiglio dei ministri ha approvato questa mattina il ddl Concorrenza. Via libera dunque a una serie di misure volte a favorire la concorrenza di mercato e, come già anticipato, anche ad alcune iniziative che arrivano a toccare pure il business delle assicurazioni. Il disco verde dell’esecutivo era atteso lunedì scorso, ma le tensioni all’interno della maggioranza sul nodo delle concessioni autostradali hanno di fatto rinviato a oggi l’approvazione del testo.

“Siamo convinti sia necessario aumentare la competitività del nostro paese, anche attraverso la concorrenza interna, e con l'approvazione del ddl Concorrenza compiamo un altro significativo passo nella giusta direzione, a supporto delle imprese e a tutela dei consumatori”, ha commentato in una nota Adolfo Urso, ministro delle Imprese del made in Italy. Proprio il titolare del Mimit aveva anticipato lo scorso giugno, in occasione della riunione della commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, che il testo avrebbe previsto misure dedicate al settore assicurativo e, più nel dettaglio, al business dell’Rc auto.

Il disegno di legge, come si legge nella nota del Mimit, introduce innanzitutto il divieto per le compagnie assicurative di “prevedere clausole contrattuali che impediscano o limitino il diritto dell’assicurato di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, i dispositivi elettronici per il monitoraggio dei dati dell’attività di circolazione dei veicoli a motore (la cosiddetta scatola nera) o penali in caso di restituzione dopo la scadenza”. La misura si propone in questo modo di favorire “la mobilità della domanda in ambito assicurativo e di ridurre il fenomeno della fidelizzazione forzata e, conseguentemente di aumentare la concorrenza e ridurre i costi”.

Viene quindi stabilito quello che la nota definisce “un meccanismo di portabilità dei dati registrati dalle scatole nere che il consumatore potrà richiedere, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce i dispositivi elettronici”: potranno quindi essere trasferiti, per esempio, i dati relativi alla percorrenza complessiva o differenziata in funzione delle diverse tipologie di strade seguite. Il tutto, prosegue la nota del Mimit, “con modalità di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, per garantire così la continuità del servizio di trattamento dei dati alla nuova compagnia assicurativa che, per poterli usare, dovrà versare un compenso una tantum a favore dell’impresa che gestisce il dispositivo elettronico”.

Prevista infine l’istituzione di “un sistema informativo, sottoposto alla vigilanza dell’Ivass, sui rapporti assicurativi non obbligatori al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti”. I costi per la realizzazione e la gestione del suddetto sistema, conclude la nota del Mimit, “sono completamente a carico delle imprese assicurative partecipanti”.

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