Decreto cat nat, le indicazioni del Consiglio di Stato
Non siamo di fronte a una bocciatura radicale, commenta l'avvocato e managing partner dello studio legale Thmr, Maurizio Hazan, ma sono necessari alcuni chiarimenti
Non è una bocciatura quella arrivata dal Consiglio di Stato che si è espresso sullo schema di regolamento recante le modalità attuative e operative dell’obbligo di polizza catastrofale per le imprese, che dovrà entrare in vigore il primo gennaio 2025, ma una pronuncia non vincolante che esprime però "critiche chiare che pongono dei dubbi di legittimità", secondo quanto ha spiegato a Insurance Trade l’avvocato Maurizio Hazan, managing partner dello studio legale Thmr.
Importante ricordare che un parere del Consiglio di Stato non è mai vincolante ma, come era successo per quello a commento dello schema sulla Tabella unica nazionale per le macrolesioni, può avere di fatto un potere di blocco. “Non è il caso di questo parere” sul decreto cat nat, ribadisce Hazan, che sottolinea come il Consiglio di Stato abbia in primis dato "un'indicazione netta sul tema dell'autoritenzione assicurativa", così come sulla convenzione con Sace o sugli immobili in locazione o affitto.
"Non siamo di fronte a una bocciatura radicale", aggiunge Hazan, ma a cospicui suggerimenti nei confronti del governo per fare delle modifiche importanti: "sono necessari chiarimenti, ci dice il Consiglio di Stato – conclude l’avvocato –, ma contemporaneamente è riconosciuta l'esigenza di andare avanti" su un tema così urgente come la gestione delle catastrofi naturali.
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