La buona fede non tutela amministratori e sindaci
Un rapporto pubblicato da ecoDa e Aig guida sulle crescenti responsabilità
05/10/2015
“L’affermazione che gli amministratori non sono responsabili qualora agiscano in buona fede sta cambiando”. Ad affermarlo, Roger Barker, chair of the ecoDa/Aig working group, director of corporate governance, IoD, in occasione dell'odierna pubblicazione di un rapporto europeo sulla responsabilità civile e sugli obblighi degli amministratori e sindaci.
Le strutture di gruppo, le complesse catene di approvvigionamento e il fatto di operare in paesi diversi con giurisdizioni molto varie espongono il Cda a molti rischi e l'obiettivo del rapporto - prodotto dalla European Confederation of Directors’ Associations (ecoDa) e American International Group, Inc. (Nyse: Aig) - è quello di sensibilizzare, quanti ricoprono una posizione non esecutiva, sui rischi crescenti, convalidati dall’aumento di richieste di risarcimento in materia di assicurazione D&O, fornendo anche soluzioni pratiche per proteggere gli amministratori dalle utorità.
Le strutture di gruppo, le complesse catene di approvvigionamento e il fatto di operare in paesi diversi con giurisdizioni molto varie espongono il Cda a molti rischi e l'obiettivo del rapporto - prodotto dalla European Confederation of Directors’ Associations (ecoDa) e American International Group, Inc. (Nyse: Aig) - è quello di sensibilizzare, quanti ricoprono una posizione non esecutiva, sui rischi crescenti, convalidati dall’aumento di richieste di risarcimento in materia di assicurazione D&O, fornendo anche soluzioni pratiche per proteggere gli amministratori dalle utorità.
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