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Ifrs 17, il Solvency II della contabilità

Lo standard internazionale, emesso il 18 maggio scorso e in vigore dal primo gennaio 2021, segna per le compagnie l’inizio di un nuovo viaggio nella normativa. In un workshop a Milano, Milliman e Insurance Connect hanno approfondito quali impatti avrà sul settore e in che modo gestirne le complessità

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Le parole d'ordine per le compagnie assicurative sono: fare presto. La rivoluzione dei principi contabili che porterà Ifrs 17 sarà paragonabile a quella di Solvency II, con l'ulteriore difficoltà che i tempi di preparazione e adeguamento ai nuovi standard saranno più stretti. La riforma di Ifrs 17 toccherà trasversalmente tante funzioni: dalla finanza all’attuariato, dall’IT agli investimenti. Ma come spesso accade nei casi di una normativa così complessa, mentre è richiesto ai soggetti interessati di lavorare per arrivare preparati all’entrata in vigore, la stessa normativa è ancora in fase di sviluppo e approvazione.  
Per affrontare le complessità di questa svolta, che si preannuncia come un'altra pietra miliare della riforma normativa delle assicurazioni, ieri a Milano Milliman, società internazionale attiva nella consulenza attuariale e strategica, ha organizzato un workshop con la collaborazione di Insurance Connect, editore di questo quotidiano.   
Ifrs 17 in pratica, questo il titolo dell’appuntamento, è stato un evento molto partecipato che ha approfondito cosa sia concretamente il nuovo standard, quali impatti avrà sul settore assicurativo e in che modo questo potrà gestirne la transizione. 

NON SI PUÒ ARRIVARE IN RITARDO 
Ifrs 17 è il nuovo standard contabile della Iasb (International accounting standards board), emesso il 18 maggio scorso. La data effettiva dell’entrata in vigore è il primo gennaio 2021 (salvo rinvii). Nella stessa data, inoltre, le compagnie dovranno applicare anche Ifrs 9 per la contabilizzazione degli investimenti finanziari: in questo le imprese sono state in qualche modo agevolate perché Ifrs 9 in realtà entra in vigore nel gennaio 2018. Ifrs 17 cambierà drasticamente il peso dei contratti assicurativi vita e danni sul bilancio e sul conto economico delle compagnie. Il workshop ha approfondito i principali aspetti tecnici dell’Ifrs 17; il processo di transizione; l’impatto sulla gestione e ha proposto soluzioni tecnologiche.  Anche se la data del 2021 sembra lontana, molti gruppi assicurativi stanno già valutando i possibili impatti dei nuovi standard sui loro processi. 
Ed Morgan, managing director Italy & Cee di Milliman, che ha aperto i lavori, ricordando che “non si può arrivare in ritardo a Ifrs 17 come si è rischiato di fare con Solvency II". La normativa richiede una produzione massiccia di risultati in poco tempo: "sarà fondamentale per le compagnie – ha aggiunto Morgan – la capacità di prevedere e pianificare i risultati. Le imprese hanno la necessità di lavorare con una granularità del dato difficile da ottenere con i modelli attuali: questo è importante soprattutto nella gestione separata italiana. I tempi sono stretti e i processi devono essere efficienti e ben pianificati".

LE COMPLESSITÀ OLTRE SOLVENCY II 
Tra Solvency II e Ifrs 17 esistono effettivamente alcune similitudini, perciò le compagnie potrebbero credere di essere già preparate a gestire i cambiamenti. Tuttavia permangono notevoli differenze rispetto alla normativa di solvibilità e i nuovi sistemi di calcolo: sono due framework separati che occorrerà gestire. Il modello contabile di Ifrs 17 (General model) è basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa attesi, l'esplicitazione di un risk adjustment e di un Contractual service margin (Csm): "la gestione del Csm – ha precisato Morgan – è un problema delicato da gestire per le compagnie e il risk adjustment influenzerà i risultati".  Secondo Henny Verheugen, principal di Milliman, che ha esposto un’approfondita analisi di Ifrs 17, la gestione del dato e la ricerca della sua granularità possono rappresentare un ideale ponte tra Solvency II e il nuovo standard. Le compagnie devono cercare da subito di avere una chiara visione dello scenario che deriverà dall’arrivo di Ifrs 17: comprenderne gli impatti sui risultati, sul business, sui cambiamenti della struttura della finanza, sulla governance e sull'IT. "Dal punto di vista tecnologico – ha precisato Verheugen – è un processo molto complesso".

UNA SPINTA ALLA STANDARDIZZAZIONE 
Per capire come si sta muovendo un importante player italiano, Milliman e Insurance Connect hanno coinvolto Massimo Tosoni, head of group accounting policy & reporting di Generali. Tosoni è anche membro dell'Insurance accounting working group dell'Efrag (European financial reporting advisory group)e del Transition resource group dello Iasb e ha potuto così testimoniare anche come introno allo standard ci sia molta incertezza, perché Ifrs 17 non ha ancora finito il processo di endorsement internazionale. In ogni caso, questo non ha impedito a Generali di partire subito con il proprio assessment. 
"Il mercato – ha spiegato – richiede molta più flessibilità: in questi anni di transizione, Solvency II sarà la base per Ifrs 17 il quale, una volta introdotto, diventerà la metrica principe per il conto economico. Ifrs 17 entrerà anche nel bilancio civilistico, perciò bisogna prepararsi a un ambiente sempre più complesso e a un reporting anche su base mensile".  
Il nuovo standard Iasb, d’altro canto, sarà l’occasione per una forte spinta alla standardizzazione dei processi per un gruppo diffuso come Generali: "pensare a un approccio centralizzato – ha precisato Tosoni – non vuol dire deresponsabilizzare le compagnie locali ma dare regole comuni nel rispetto delle autonomie gestionali. Ci aspettiamo quindi sempre maggior collaborazione tra head office e business unit".

UNA SOLUZIONE POSSIBILE 
A chiusura dell'evento, Luca Cavaliere e Amritpal Khangura, rispettivamente principal e Lts consulting actuary di Milliman hanno presentato Integrate Ifrs 17 solution. Si tratta di un tool studiato dall'azienda per affrontare la transizione e la gestione di Ifrs 17, proposto in un mix di concetti tecnici e consigli pratici su tutti gli aspetti chiave dello standard.  
Un sistema cloud, end-to-end, che processa big data, erogato come servizio con un supporto continuativo per una gestione automatizzata del workflow. La soluzione è flessibile e non costringe a fare scelte definitive che porrebbero essere un vincolo per le future evoluzioni previste nel 2018 e nel 2019. 
Ifrs 17 è all’inizio del viaggio: meglio partire preparati. 

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