Un libro per conoscere i diritti, e anche i doveri, degli agenti
L'ultimo libro di Gianluigi Malandrino, noto legale romano, conosciutissimo dall'intermediazione assicurativa tutta, agenti, broker ma anche dalle compagnie, è stato pubblicato nel febbraio di quest'anno. Vero esperto delle controversie degli agenti, nella contrattualistica, negli arbitrati, nelle cause più difficili. Alla sua perizia e professionalità si devono molte delle sentenze più importanti del settore.
A lui gli agenti in difficoltà ricorrono spesso; la sua fama corre veloce da Trapani a Bolzano e non è certo la distanza che può in qualche modo fermare il desiderio di essere assistito dal suo studio.
La dimensione giuridica del testo è di grande interesse e, conoscendo bene l'autore, posso affermare senza tema di smentita, che tutte le 255 pagine del volume (L'agente di assicurazione- una figura professionale in evoluzione- Edizioni Miligraf)
sono il frutto anche di un'esperienza umana, nascosta nelle sottili pieghe della sua ultra trentennale esperienza. Esperienza che poggia anche su storie vere, a volte segnate dalla disperazione, dal dolore , dalla dignità dell'uomo, prima che dell'agente, compromessa da una revoca ingiustificata che solo le qualità esplicite ed imprescindibili, come l'eccellente professionalità e lo spessore operativo generoso di Gianluigi Malandrino, possono dipanare e coniugare.
Il testo si apre con un titolo di buon auspicio, definendo l'agente di assicurazione una figura professionale in evoluzione".
Questa "copertina" concede agli intermediari italiani che possono vantare competenza tecnica, gestionale e imprenditoriale, un futuro di speranza.
L'autore spazia con rara competenza tra le varie norme che disciplinano l'attività tra intermediari e compagnie. Esamina nel dettaglio l'Ana 2003 che aveva durata triennale, con scadenza al 30/12/2006 , al quale Accordo i sindacati hanno dato disdetta.
Malgrado lo stesso sia stato disdettato, l'intero mercato ne prosegue tuttora l'applicazione. Ove nascessero dubbi o conflittualità sull'argomento, si potrebbe ricorrere alla contrattazione collettiva dell'Accordo Corporativo del 1939 - all'AEC del 1951 - in quanto lo stesso vale come "erga omnes", fissando le principali regole per l'agente in "gestione libera".
In molti attendono una nuova contrattazione che ribadisca le regole utili ad entrambe le parti e vada a inglobare ciò che il legislatore ha ritenuto modificare nel corso di questi ultimi otto anni.
Va comunque tenuto in considerazione anche la possibile ipotesi che l'Ania non voglia più rinnovarlo né applicarlo: si esaurirebbe così la lunga storia della contrattazione collettiva, durata oltre 15 lustri.
Ovviamente esiste il Codice Civile, le normative codicistiche che regolano gli agenti di commercio, nonché le normative comunitarie, che lasciano ampi spazi all'interpretazione delle singole parti in causa.
Gli argomenti salienti, nella sostanza, resterebbero nelle mani della libera contrattazione, diciamo "one to one" e potrebbe non essere un esperimento felice in quanto l'agente, nel rapporto con l'impresa rappresentata, è e resta, sicuramente, la parte più debole.
Se poi volessimo anche ipotizzare la contrattazione aziendale, senza un concreto quadro di riferimento, si potrebbe correre il ragionevole rischio di avere mandati integrativi stipulati su misura dalla mandante. Con il rischio di entrare in una sorta de " cul de sac", in cui vedere applicata la pericolosa distinzione tra figli e figliastri!
Unica cosa seria è e resta il confronto sindacale su scala nazionale, che tuteli l'intera categoria con una visuale a 360 gradi e che dia al settore una vera pacificazione, riportando gli agenti nell'alveo di una serena e durevole collaborazione tra le parti.
Il libro non tralascia nulla, alla dovizia di particolari sulla materia, l'avv. Malandrino aggiunge autentiche "perle" : le sue riflessioni e considerazioni pratiche, frutto di un'ampia e validissima esperienza.
E' un libro che va letto e tenuto sulla scrivania da consultare, capitolo dopo capitolo.
Sarà di grande aiuto non solo alla professione di agente di assicurazione ma anche e, soprattutto, per conoscere senza se e senza ma, i propri diritti ma, anche i " propri " doveri.
Fine degli alibi!!
Carla Barin
A lui gli agenti in difficoltà ricorrono spesso; la sua fama corre veloce da Trapani a Bolzano e non è certo la distanza che può in qualche modo fermare il desiderio di essere assistito dal suo studio.
La dimensione giuridica del testo è di grande interesse e, conoscendo bene l'autore, posso affermare senza tema di smentita, che tutte le 255 pagine del volume (L'agente di assicurazione- una figura professionale in evoluzione- Edizioni Miligraf)
sono il frutto anche di un'esperienza umana, nascosta nelle sottili pieghe della sua ultra trentennale esperienza. Esperienza che poggia anche su storie vere, a volte segnate dalla disperazione, dal dolore , dalla dignità dell'uomo, prima che dell'agente, compromessa da una revoca ingiustificata che solo le qualità esplicite ed imprescindibili, come l'eccellente professionalità e lo spessore operativo generoso di Gianluigi Malandrino, possono dipanare e coniugare.
Il testo si apre con un titolo di buon auspicio, definendo l'agente di assicurazione una figura professionale in evoluzione".
Questa "copertina" concede agli intermediari italiani che possono vantare competenza tecnica, gestionale e imprenditoriale, un futuro di speranza.
L'autore spazia con rara competenza tra le varie norme che disciplinano l'attività tra intermediari e compagnie. Esamina nel dettaglio l'Ana 2003 che aveva durata triennale, con scadenza al 30/12/2006 , al quale Accordo i sindacati hanno dato disdetta.
Malgrado lo stesso sia stato disdettato, l'intero mercato ne prosegue tuttora l'applicazione. Ove nascessero dubbi o conflittualità sull'argomento, si potrebbe ricorrere alla contrattazione collettiva dell'Accordo Corporativo del 1939 - all'AEC del 1951 - in quanto lo stesso vale come "erga omnes", fissando le principali regole per l'agente in "gestione libera".
In molti attendono una nuova contrattazione che ribadisca le regole utili ad entrambe le parti e vada a inglobare ciò che il legislatore ha ritenuto modificare nel corso di questi ultimi otto anni.
Va comunque tenuto in considerazione anche la possibile ipotesi che l'Ania non voglia più rinnovarlo né applicarlo: si esaurirebbe così la lunga storia della contrattazione collettiva, durata oltre 15 lustri.
Ovviamente esiste il Codice Civile, le normative codicistiche che regolano gli agenti di commercio, nonché le normative comunitarie, che lasciano ampi spazi all'interpretazione delle singole parti in causa.
Gli argomenti salienti, nella sostanza, resterebbero nelle mani della libera contrattazione, diciamo "one to one" e potrebbe non essere un esperimento felice in quanto l'agente, nel rapporto con l'impresa rappresentata, è e resta, sicuramente, la parte più debole.
Se poi volessimo anche ipotizzare la contrattazione aziendale, senza un concreto quadro di riferimento, si potrebbe correre il ragionevole rischio di avere mandati integrativi stipulati su misura dalla mandante. Con il rischio di entrare in una sorta de " cul de sac", in cui vedere applicata la pericolosa distinzione tra figli e figliastri!
Unica cosa seria è e resta il confronto sindacale su scala nazionale, che tuteli l'intera categoria con una visuale a 360 gradi e che dia al settore una vera pacificazione, riportando gli agenti nell'alveo di una serena e durevole collaborazione tra le parti.
Il libro non tralascia nulla, alla dovizia di particolari sulla materia, l'avv. Malandrino aggiunge autentiche "perle" : le sue riflessioni e considerazioni pratiche, frutto di un'ampia e validissima esperienza.
E' un libro che va letto e tenuto sulla scrivania da consultare, capitolo dopo capitolo.
Sarà di grande aiuto non solo alla professione di agente di assicurazione ma anche e, soprattutto, per conoscere senza se e senza ma, i propri diritti ma, anche i " propri " doveri.
Fine degli alibi!!
Carla Barin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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