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Cattolica, il presidente Paolo Bedoni all’Ivass

La compagnia si prepara alla prossima assemblea che dovrà dare l’ok all’aumento di capitale. Intanto risale la solvibilità grazie al recupero dei mercati azionari e dello spread

Cattolica, il presidente Paolo Bedoni all’Ivass
Il presidente di Cattolica, Paolo Bedoni (nella foto), ieri ha avuto un incontro con l’Ivass. Al centro del colloqui, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, la prossima assemblea del 27 giugno che, oltre che ad approvare il bilancio, dovrà dare l’ok alle modifiche allo statuto in tema di  governance. Ma, punto ancor più delicato dell’assemblea, sarà il via libera all’aumento di capitale fino a 500 milioni chiesto dall’Autorità di vigilanza, ma già ipotizzato dalla compagnia già precedentemente alla lettera dell’Ivass. Sull’incontro di ieri all’Ivass la compagnia veronese non ha rilasciato commenti.
L’irrobustimento patrimoniale è stato richiesto alla luce della discesa del Solvency ratio di due società di bancassurance vita del gruppo (con Bpm e con Iccrea) sotto la soglia regolamentare del 100%, e per il calo a ridosso del 100% anche per la capogruppo. Cattolica dovrà presentare un piano entro la fine di luglio, da concludere entro il 30 settembre. In questo arco di tempo l’aspetto solvency, è l’auspicio, potrebbe migliorare, rendendo più contenuto l’aumento. La solvibilità della compagnia è già risalita attorno al 130% grazie al recupero registrato nell’ultima settimana dall’indice di solvibilità di pari passo col miglioramento dei mercati azionari e dello spread. Secondo Mediobanca, citata dall’Ansa, per raggiungere un solvency ratio del 170% potrebbero bastare 350 milioni, accompagnati da un bond subordinato da 200 milioni. Ma la raccolta dei capitali, concordano praticamente tutti gli analisti, sarebbe resa più facile da una trasformazione in spa della cooperativa.

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