Itas Mutua, accordo con Euricse
La partnership punta a valorizzare e approfondire le specificità del modello imprenditoriale della mutua assicuratrice
Itas Mutua ed Euricse, istituto europeo di ricerca sull'economia sociale, hanno annunciato oggi con una nota un accordo per valorizzare e approfondire le specificità di un modello imprenditoriale, quello appunto della mutua assicuratrice, che presenta valori ben definiti come la governance democratica, la non distribuibilità del patrimonio, l'attribuzione della proprietà agli assicurati e il reinvestimento dei margini in progetti a sostegno della comunità e del territorio.
“Siamo felici di poter annunciare questa preziosa collaborazione con Itas Mutua, grazie alla quale potremo dare una forte spinta alla riflessione in ambito mutualistico, valorizzando così la nostra attività di ricerca, ma anche sviluppare nuovi e importanti progetti legati alle tematiche assicurative”, ha commentato Carlo Borzaga, presidente di Euricse. “A fronte di uno scenario socio-economico complesso, com’è quello in cui stiamo vivendo, le assicurazioni di stampo mutualistico sono tra i soggetti che maggiormente possono contribuire a riformulare le basi sociali e solidaristiche del welfare: si tratta – ha detto – di un modello di gestione ancora attuale, moderno e particolarmente in linea con la gestione della complessità, diffuso in tutta l’Unione Europea, e che incontra i principi promossi dall'Agenda 2030 dell'Onu”.
In concreto, spiega la nota, “Euricse e Itas collaboreranno attivamente per predisporre materiali divulgativi, funzionali a promuovere la matrice del modello mutualistico e dell'identità cooperativa del gruppo”. L'istituto offrirà inoltre supporto nello sviluppo di attività specifiche attraverso il proprio staff e attraverso la propria rete di esperti.
“La collaborazione con Euricse rappresenta un approdo naturale per Itas, che da sempre si impegna nella promozione e nello sviluppo dei propri valori mutualistici”, ha osservato Giuseppe Consoli, presidente di Itas. “Da oggi, grazie alla reciproca collaborazione con l’istituto di ricerca, potremo sostenere in modo ancora più incisivo – ha concluso – la validità del nostro modello di fare impresa, che ci ha permesso di accompagnare la crescita di intere comunità in ambito sociale, culturale, economico e di welfare”.
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