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Fonsai-Unipol, l'Antitrust blocca ancora gli aumenti di capitale

L'Autorità per la concorrenza dà l'ok alle trattative sui concambi

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Via libera a Premafin, che potrà svolgere l'assemblea per l'aumento di capitale da 400 milioni di euro il 21 maggio, funzionale alla ricapitalizzazione di Fonsai, e potrà trattare la ristrutturazione del debito con le banche creditrici. E' quanto ha stabilito l'Antitrust ieri dopo aver sentito Unipol e Mediobanca e aver ricevuto da loro rassicurazioni sulle future azioni di alleggerimento e disimpegno dalla futura nuova compagnia che nascerà, forse, dalla maxi fusione Coop-Galassia Ligresti.

In attesa della decisione del garante della concorrenza, che arriverà entro luglio, possono ripartire tutte le azioni preliminari che i singoli soggetti metteranno in campo per la fusione, tra cui la complessa trattativa sui concambi. Bloccate quindi le delibera operative per la fusione, la sottoscrizione degli aumenti di capitale Unipol e Premafin ma non la predisposizione delle bozze dei prospetti informativi sulle ricapitalizzazioni di Unipol e Fonsai.

Le parti avevano chiesto di escludere solo le mosse davvero irreversibili e quindi l'operazione va avanti con soddisfazione di tutti, compresa Mediobanca. Intanto le altre due istituzioni coinvolte, l'Isvap e la Consob, tacciono ancora. L'autorità di controllo sulle quotate deve ancora rispondere sull'esenzione dell'Opa chiesta da Unipol: elemento non certo trascurabile nell'ottica di un'operazione così complessa.

I prossimi appuntamenti sono fissati per giovedì 10 maggio, quando si riuniranno i cda di Fonsai e Unipol sulla trimestrale, e anche il consiglio di Premafin. Intanto ieri si sono dimessi Oscar Pistolesi dal Premafin e Marco Reboa dal board di Fonsai. Il cda della compagnia ha anche dato mandato all'ad di perfezionare la cessione di Ata Hotels in favore di 21 investimenti: è quanto ha scritto la Reuters citando una fonte vicina alla vicenda.

Qualora tutta l'architettura della fusione crollasse potrebbe tornare in auge l'ipotesi di un coinvolgimento di Cattolica nell'acquisto di Milano Assicurazioni, attraverso una partnership con i fondi Sator e Palladio.

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