Axa, la corporate responsibility si misura anche con le #partnership
Nel report Csr 2015, presentato il 7 luglio a Milano, la compagnia sottolinea l’importanza di operare in collaborazione, creando un ecosistema sociale e misurando l’impatto dei propri progetti sociali con un indicatore ad hoc: lo S-Roi
11/07/2016
Il vento di cambiamento e innovazione che sta attraversando il settore assicurativo si riflette anche nella maggiore sensibilità delle compagnie verso il tema della cosiddetta corporate social responsibility. Lo storico ruolo sociale delle compagnie che, attraverso lo strumento del risarcimento, sostiene chi ha subito un danno, è ora accompagnato da un maggiore coinvolgimento nell’ecosistema sociale in cui esse operano. In questa prospettiva, una delle realtà più attive è Axa, che da tempo declina la propria corporate responsibility attraverso numerose iniziative. Solo per citare alcune: l'iniziativa Nati per proteggere (il progetto di comunicazione integrata che lo scorso anno ha sostenuto l’inclusione sociale dei ragazzi del Centro Hurtado di Scampia, a Napoli) e l'Axa research fund (progetto filantropico dedicato alla ricerca scientifica).
Non solo gestori dei rischi
Il report 2015 di corporate responsibility di Axa Italia è stato presentato lo scorso giovedì 7 luglio presso la sede milanese, attraverso un evento organizzato in forma di open discussion (nella foto) in cui il team della compagnia si è confrontato con il mondo del terzo settore, con quello delle imprese e con quello accademico. “Viviamo tempi di cambiamenti socioeconomici radicali, in un contesto sempre più liquido, dove la velocità sembra avere il sopravvento sulla capacità di andare a fondo, radicarsi e innovare in profondità”, si legge nell’introduzione al report a cura di Isabella Falautano, direttore communication, corporate responsibility & public affairs di Axa Italia, che con queste parole riassume gli obiettivi della compagnia. “Un panorama fluido, che si sta ridisegnando tra tutte le parti, e che sempre più si basa sulla fiducia. Chi può proteggere questo patrimonio di fiducia tra le persone? Una domanda aperta a cui stiamo cercando di rispondere insieme, attraverso le nostre partnership”. Sulla base di questa premessa, è stato scelto l’hashtag #partner come elemento chiave attraverso cui illustrare il report. “Le assicurazioni – ha ricordato Falautano nel corso della presentazione – gestiscono i rischi di lunghissimo periodo. La nostra sfida è quella di passare dall’essere dei semplici gestori di rischi a essere dei veri e propri partner dei nostri clienti e dell’ecosistema sociale. La corporate responsibility– ha sottolineato – è un elemento sempre più legato a doppio filo con i valori e la strategia dell’azienda”.
La fiducia per condividere
La fiducia è anche l’elemento su cui si fonda la cosiddetta sharing economy (l’economia collaborativa), che si basa proprio sulle relazioni tra sconosciuti per mezzo della tecnologia. E questo è uno degli ambiti in cui la compagnia ha voluto subito provare a sintonizzarsi con la società, come testimonia la collaborazione di BlaBlaCar, la più grande community al per i viaggi in auto condivisi. Come ha sottolineato Elena Shneiwer, head of corporate responsibility &thought leadership di Axa Italia “la parola chiave del report, partnership, è l’unità di misura della corportate responsibility. Le partnership con l’ecosistema sociale ci aiutano sia a combattere l’autoreferenzialità, sia nell’innovazione, perché ci aiutano a capire cosa vogliono i clienti di oggi e del futuro ”.
Calcolare il ritorno sociale degli investimenti
Venendo ai numeri del report, la compagnia ha voluto calcolare nel concreto l’impatto dei propri investimenti, stimando economicamente i benefici sociali generati da ogni euro investito. Per farlo è stato utilizzato un indicatore, lo S-Roi (social return on investment) che misura non solo il valore finanziario degli investimenti, ma anche quello sociale. Il valore sociale generato dai finanziamenti erogati da Axa Italia dice che per ogni euro investito dalla compagnia sono stati generati 1,5 euro a vantaggio dei destinatari. “Lo S-Roi – ha spiegato Danilo Devigli, senior manager climate change e sustaintability di Ernst & Young – è un tentativo monetario per valutare qualcosa che non è monetario. È un calcolo che aiuta gli investitori, ed è propedeutico al raggiungimento di determinati obiettivi di efficacia sociale”.
Faro sui cambiamenti climatici
Il report ricorda che nel 2015 il gruppo Axa ha scelto di dismettere gli investimenti nelle società più legate ai combustibili fossili e a triplicare quelli nell’energia green, che raggiungeranno i tre miliardi di euro nel 2020. Questo a testimonianza di una scelta di tenere alta l’attenzione sui cambiamenti climatici, che ha spinto il gruppo a supportare (attraverso il già citato Axa research fund) la ricerca scientifica per trovare risposte su come proteggere al meglio le persone dagli effetti delle mutate condizioni atmosferiche. Sono circa 35 milioni di euro i finanziamenti per la ricerca accademica sul clima e sui rischi ambientali erogati tra il 2015 e il 2018 e 143 i progetti accademici in corso, dedicati ai rischi ambientali.
Non solo gestori dei rischi
Il report 2015 di corporate responsibility di Axa Italia è stato presentato lo scorso giovedì 7 luglio presso la sede milanese, attraverso un evento organizzato in forma di open discussion (nella foto) in cui il team della compagnia si è confrontato con il mondo del terzo settore, con quello delle imprese e con quello accademico. “Viviamo tempi di cambiamenti socioeconomici radicali, in un contesto sempre più liquido, dove la velocità sembra avere il sopravvento sulla capacità di andare a fondo, radicarsi e innovare in profondità”, si legge nell’introduzione al report a cura di Isabella Falautano, direttore communication, corporate responsibility & public affairs di Axa Italia, che con queste parole riassume gli obiettivi della compagnia. “Un panorama fluido, che si sta ridisegnando tra tutte le parti, e che sempre più si basa sulla fiducia. Chi può proteggere questo patrimonio di fiducia tra le persone? Una domanda aperta a cui stiamo cercando di rispondere insieme, attraverso le nostre partnership”. Sulla base di questa premessa, è stato scelto l’hashtag #partner come elemento chiave attraverso cui illustrare il report. “Le assicurazioni – ha ricordato Falautano nel corso della presentazione – gestiscono i rischi di lunghissimo periodo. La nostra sfida è quella di passare dall’essere dei semplici gestori di rischi a essere dei veri e propri partner dei nostri clienti e dell’ecosistema sociale. La corporate responsibility– ha sottolineato – è un elemento sempre più legato a doppio filo con i valori e la strategia dell’azienda”.
La fiducia per condividere
La fiducia è anche l’elemento su cui si fonda la cosiddetta sharing economy (l’economia collaborativa), che si basa proprio sulle relazioni tra sconosciuti per mezzo della tecnologia. E questo è uno degli ambiti in cui la compagnia ha voluto subito provare a sintonizzarsi con la società, come testimonia la collaborazione di BlaBlaCar, la più grande community al per i viaggi in auto condivisi. Come ha sottolineato Elena Shneiwer, head of corporate responsibility &thought leadership di Axa Italia “la parola chiave del report, partnership, è l’unità di misura della corportate responsibility. Le partnership con l’ecosistema sociale ci aiutano sia a combattere l’autoreferenzialità, sia nell’innovazione, perché ci aiutano a capire cosa vogliono i clienti di oggi e del futuro ”.
Calcolare il ritorno sociale degli investimenti
Venendo ai numeri del report, la compagnia ha voluto calcolare nel concreto l’impatto dei propri investimenti, stimando economicamente i benefici sociali generati da ogni euro investito. Per farlo è stato utilizzato un indicatore, lo S-Roi (social return on investment) che misura non solo il valore finanziario degli investimenti, ma anche quello sociale. Il valore sociale generato dai finanziamenti erogati da Axa Italia dice che per ogni euro investito dalla compagnia sono stati generati 1,5 euro a vantaggio dei destinatari. “Lo S-Roi – ha spiegato Danilo Devigli, senior manager climate change e sustaintability di Ernst & Young – è un tentativo monetario per valutare qualcosa che non è monetario. È un calcolo che aiuta gli investitori, ed è propedeutico al raggiungimento di determinati obiettivi di efficacia sociale”.
Faro sui cambiamenti climatici
Il report ricorda che nel 2015 il gruppo Axa ha scelto di dismettere gli investimenti nelle società più legate ai combustibili fossili e a triplicare quelli nell’energia green, che raggiungeranno i tre miliardi di euro nel 2020. Questo a testimonianza di una scelta di tenere alta l’attenzione sui cambiamenti climatici, che ha spinto il gruppo a supportare (attraverso il già citato Axa research fund) la ricerca scientifica per trovare risposte su come proteggere al meglio le persone dagli effetti delle mutate condizioni atmosferiche. Sono circa 35 milioni di euro i finanziamenti per la ricerca accademica sul clima e sui rischi ambientali erogati tra il 2015 e il 2018 e 143 i progetti accademici in corso, dedicati ai rischi ambientali.
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