UnipolSai, dividendi per 353 milioni di euro
L’assemblea degli azionisti ha approvato una cedola pari a 0,125 euro per azione
27/04/2017
L’assemblea degli azionisti di UnipolSai, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2016 e ha deliberato la distribuzione di dividendi per complessivi 353 milioni di euro circa (pari ad un pay-out di circa il 77%), corrispondenti a 0,125 euro per ciascuna azione ordinaria avente diritto. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 24 maggio 2017, con data stacco cedola il 22 maggio 2017 e record date il 23 maggio 2017.
A margine dell’assemblea, l’ad del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, ha parlato con i giornalisti del futuro di Unipol Banca, rilanciando l’ipotesi di effettuare uno scorporo societario della banca con la nascita di una bad bank: “è qualcosa che vogliamo realizzare entro quest’anno”, ha affermato. L’obiettivo è quello di “trovare la migliore soluzione per rendere la banca un possibile oggetto di scambio, di contribuzione ad altro gruppo bancario, dipenderà dalle opportunità che troveremo. Allo stesso tempo – ha aggiunto – stiamo lavorando per la migliore soluzione per la gestione dei crediti deteriorati. Stiamo discutendo con tanti soggetti e operatori. Questo non esclude che su pezzi di portafoglio possiamo fare accordi con qualcuno, possiamo cedere dei pezzi, non esclude nulla. Ci mettiamo nella migliore delle posizioni per valutare con serenità le opzioni di mercato che ci sono”.
A margine dell’assemblea, l’ad del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, ha parlato con i giornalisti del futuro di Unipol Banca, rilanciando l’ipotesi di effettuare uno scorporo societario della banca con la nascita di una bad bank: “è qualcosa che vogliamo realizzare entro quest’anno”, ha affermato. L’obiettivo è quello di “trovare la migliore soluzione per rendere la banca un possibile oggetto di scambio, di contribuzione ad altro gruppo bancario, dipenderà dalle opportunità che troveremo. Allo stesso tempo – ha aggiunto – stiamo lavorando per la migliore soluzione per la gestione dei crediti deteriorati. Stiamo discutendo con tanti soggetti e operatori. Questo non esclude che su pezzi di portafoglio possiamo fare accordi con qualcuno, possiamo cedere dei pezzi, non esclude nulla. Ci mettiamo nella migliore delle posizioni per valutare con serenità le opzioni di mercato che ci sono”.
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Carlo cimbri,