UnipolSai, nel primo trimestre tengono i rami danni, in affanno il vita
Utile netto consolidato in crescita a 147 milioni di euro (+4,7%). Cala la raccolta: -23,8%
11/05/2017
UnipolSai ha chiuso il primo trimestre 2017 con un utile netto consolidato pari a 147 milioni di euro in crescita del 4,7% rispetto ai 140 milioni dei primi tre mesi 2016. Al 31 marzo di quest’anno la raccolta si è attestata a 2.833 milioni di euro, in calo rispetto ai 3.721 milioni ( -23,9%).
Nello specifico, la raccolta trimestrale danni ammonta a 1.790 milioni di euro (1.779 milioni al 31/3/2016, +0,6%) trainata dal comparto non auto che segna premi pari a 786 milioni di euro con una crescita del 4,9%. In leggera flessione la raccolta dei premi auto, a 1.004 milioni di euro (-2,5%) per via della continua pressione concorrenziale sulle tariffe. Il combined ratio è risultato pari al 96,2% (di cui 68,6% di loss ratio e 27,6% di expense ratio), in lieve risalita rispetto al 95,3% al 31 marzo 2016. Il risultato ante imposte del settore danni è pari a 128 milioni di euro (in crescita rispetto ai 112 milioni del Q1 2016)
Per quanto riguarda il settore vita, spiega UnipolSai in una nota, “si sono rafforzate scelte strategiche volte al contenimento del rischio finanziario, limitando la produzione di prodotti tradizionali con rendimento legato alle gestioni separate e orientando l’offerta da parte delle nostre reti su prodotti multiramo e linked”. A seguito di quanto sopra esposto la raccolta diretta vita, pari a 1.043 milioni di euro, registra pertanto una contrazione del 46,3% (1.942 milioni al 31/3/2016), dovuta in particolare al canale di bancassicurazione (-75,0%). UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 764 milioni di euro (-8,1%). Il risultato ante imposte del settore vita è pari a 93 milioni di euro (95 milioni nei primi tre mesi dell’esercizio 2016).
A livello di gruppo, Unipol aumenta il suo utile netto consolidato trimestrale a 157 milioni di euro (era 151 milioni al 31/3/2016: +4%), a fronte di un calo della raccolta diretta assicurativa a 3.210 milioni di euro (-32,9% rispetto al
31/3/2016). Nel dettaglio, vanno bene i rami danni (1.983 milioni di euro: +1,3%), mentre cala vistosamente la raccolta vita (1.227 milioni di euro: -56,6%). La redditività a conto economico degli investimenti si attesta al 4,1%, e il Solvency II ratio consolidato basato sul capitale economico risulta essere pari al 156%.
Nello specifico, la raccolta trimestrale danni ammonta a 1.790 milioni di euro (1.779 milioni al 31/3/2016, +0,6%) trainata dal comparto non auto che segna premi pari a 786 milioni di euro con una crescita del 4,9%. In leggera flessione la raccolta dei premi auto, a 1.004 milioni di euro (-2,5%) per via della continua pressione concorrenziale sulle tariffe. Il combined ratio è risultato pari al 96,2% (di cui 68,6% di loss ratio e 27,6% di expense ratio), in lieve risalita rispetto al 95,3% al 31 marzo 2016. Il risultato ante imposte del settore danni è pari a 128 milioni di euro (in crescita rispetto ai 112 milioni del Q1 2016)
Per quanto riguarda il settore vita, spiega UnipolSai in una nota, “si sono rafforzate scelte strategiche volte al contenimento del rischio finanziario, limitando la produzione di prodotti tradizionali con rendimento legato alle gestioni separate e orientando l’offerta da parte delle nostre reti su prodotti multiramo e linked”. A seguito di quanto sopra esposto la raccolta diretta vita, pari a 1.043 milioni di euro, registra pertanto una contrazione del 46,3% (1.942 milioni al 31/3/2016), dovuta in particolare al canale di bancassicurazione (-75,0%). UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 764 milioni di euro (-8,1%). Il risultato ante imposte del settore vita è pari a 93 milioni di euro (95 milioni nei primi tre mesi dell’esercizio 2016).
A livello di gruppo, Unipol aumenta il suo utile netto consolidato trimestrale a 157 milioni di euro (era 151 milioni al 31/3/2016: +4%), a fronte di un calo della raccolta diretta assicurativa a 3.210 milioni di euro (-32,9% rispetto al
31/3/2016). Nel dettaglio, vanno bene i rami danni (1.983 milioni di euro: +1,3%), mentre cala vistosamente la raccolta vita (1.227 milioni di euro: -56,6%). La redditività a conto economico degli investimenti si attesta al 4,1%, e il Solvency II ratio consolidato basato sul capitale economico risulta essere pari al 156%.
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Carlo cimbri,