Itas, cresce la raccolta a gennaio
Il gruppo registra premi “superiori alle attese”: nel danni +14,8%, nella previdenza +15,9%
27/02/2018
Itas accelera a gennaio. L’andamento della raccolta realizzata dal gruppo trentino durante il mese scorso risulta in crescita sia nei rami danni, sia nel segmento previdenza. I premi danni ammontano complessivamente a 68 milioni di euro, con una crescita a termini omogenei del 14,8%. Tale crescita, spiega una nota di Itas, è stata realizzata “grazie alle ottime performance di tutta la rete agenziale del gruppo e continua a caratterizzarsi per una sua elevata qualità in linea con quelli che sono gli obiettivi quantitativi e qualitativi stabiliti con il piano industriale 2017/2020 approvato nel corso del mese di gennaio dal cda”. In particolare è stato il settore auto a registrare delle significative performance: la crescita dei premi risulta pari al 21,6% a termini omogenei, a fronte di una crescita dei contratti del 14%. Anche gli altri rami hanno registrato “ottime performance” con una crescita pari al 9,5%. “Si conferma quindi anche l’obiettivo di una crescita equilibrata tra rami auto e rami non auto”, commenta Itas.
Per quanto riguarda il ramo vita è stato evidenziato il buon andamento della raccolta del fondo pensione Plurifond che ha visto crescere nel mese di gennaio dei contributi del 15,9%, portando gli attivi del fondo da 655 milioni a 676 milioni di euro e il numero degli iscritti a quasi 62 mila. “Questo ottimo livello di raccolta – precisa Itas – è stato realizzato grazie all’ottimo lavoro sia della rete agenziale del gruppo (+21,4%) e che delle reti bancarie convenzionate (+14,2%)”.
Per quanto riguarda il ramo vita è stato evidenziato il buon andamento della raccolta del fondo pensione Plurifond che ha visto crescere nel mese di gennaio dei contributi del 15,9%, portando gli attivi del fondo da 655 milioni a 676 milioni di euro e il numero degli iscritti a quasi 62 mila. “Questo ottimo livello di raccolta – precisa Itas – è stato realizzato grazie all’ottimo lavoro sia della rete agenziale del gruppo (+21,4%) e che delle reti bancarie convenzionate (+14,2%)”.
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