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Campagna Rca, lo Sna scrive a UnipolSai

In una lettera il sindacato chiede che l’iniziativa della compagnia, che promette la restituzione di un mese di polizza auto ai clienti, venga fermata e rimodulata in accordo con le rappresentanze degli agenti

Campagna Rca, lo Sna scrive a UnipolSai
Il Sindacato nazionale agenti chiede lo stop della campagna pubblicitaria di UnipolSai in cui la compagnia promette la restituzione di un mese di polizza Rca ai propri clienti. Con una lettera inviata alla compagnia (e per conoscenza anche ad Aua, Ania, Agcm, Garante per la protezione dei dati personali, Ivass, Mise), lo Sna chiede che la campagna mediatica venga immediatamente fermata e rimodulata in accordo con le rappresentanze degli agenti.
“Le segnalazioni da parte di agenti UnipolSai iscritti al sindacato sono ormai davvero molte, troppe per non metterci in azione con la massima urgenza; sono già passati alcuni giorni dall'inizio della campagna ed ogni giorno che passa il danno per gli agenti e per i clienti si aggrava”, spiega il presidente Claudio Demozzi (nella foto), che ha curato personalmente la questione con alcuni membri del suo staff anche sabato e domenica (la lettera è stata inoltrata domenica sera alle ore 22). “Diversamente da quanto si è indotti a presupporre dallo slogan – si legge nella lettera inviata dallo Sna – ci risulterebbe che l’iniziativa sia finalizzata a praticare uno sconto dell’8,3% sul premio di polizza Rca, solo nel caso in cui il consumatore decida di rinnovarla con la medesima compagnia (UnipolSai)”.
Il sindacato osserva che “per ottenere il voucher da utilizzare al momento del rinnovo contrattuale, il consumatore è tenuto ad accedere all’area digitale dell’impresa, a inserirvi i propri dati personali ed a rilasciare l’autorizzazione al trattamento dei dati (alla lettura dell’informativa i consensi facoltativi risulterebbero pre-flaggati)”. Per questo motivo, prosegue la lettera di Sna, “l’imponente investimento promozionale sembrerebbe così condurre ad una fidelizzazione dei clienti (per ottenere il rimborso sotto forma di sconto devono necessariamente rinnovare la polizza) e all’acquisizione da parte dell’impresa dei rispettivi dati personali corredati dell’autorizzazione al trattamento”.
Secondo il sindacato, inoltre, la campagna pubblicitaria comporterebbe “gravose conseguenze” anche nei confronti degli agenti della compagnia e della categoria agenziale in generale. Non essendo stata preventivamente concordata con le rappresentanze sindacali aziendali, si legge nella missiva, “l’iniziativa ha colto di sorpresa gli stessi agenti Unipolsai che dovrebbero mettere in pratica quanto promesso dalla campagna mediatica. Gli agenti si trovano a dover prestare assistenza a moltissimi clienti che, non in grado di provvedere autonomamente, si rivolgono alle agenzie sul territorio per accedere all’area riservata online della compagnia e ottenere il voucher suddetto, rispettando la procedura prevista”. Adempimento, questo, che comporta “un notevole impegno per gli agenti, in un momento in cui risulta già particolarmente complesso lo svolgimento delle ordinarie attività gestionali.”
Lo Sna sottolinea che a oggi, UnipolSai, “a differenza della maggior parte delle imprese del mercato assicurativo, non ha riconosciuto agli agenti alcun emolumento compensativo al riguardo e, stando a quanto ci risulta, neppure alcun contributo economico (reale, cioè a fondo perduto) per sostenere le agenzie in questo difficilissimo periodo emergenziale connesso alla pandemia Covid-19. Pertanto, con questa iniziativa gli agenti UnipolSai si trovano dunque a dover affrontare senza alcun supporto economico nei termini sopra detti, l’emergenza coronavirus, la conseguente contrazione dei ricavi e quella, altrettanto imprevista, derivante dall’iniziativa in parola”. 
Infine, sul fronte politico-sindacale, lo Sna evidenzia come “l’imponente e, immaginiamo, molto costosa campagna pubblicitaria, attuata in un momento emergenziale, dimentica completamente gli agenti e il loro contributo, essenziale, in termini di presenza e presidio sul territorio, di servizio consulenziale e di prossimità ai consumatori, promuovendo invece una forma di disintermediazione agenziale”.
La lettera si conclude con un invito alla compagnia a “interrompere immediatamente l’iniziativa, che potrà essere riproposta con diversi termini e modalità preventivamente concordate con il gruppo aziendale agenti”, il tutto “nel rispetto delle giuste regole concorrenziali del mercato”. Lo Sna invita poi le autorità a cui è stata inviata in copia la lettera (cioè Acgm, Garante della privacy, Ivass e Mise) “ciascuna per le proprie competenze, a valutare quanto rappresentato e a intervenire ove necessario”.


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