Strappo tra il gruppo agenti Milano e UnipolSai
Il presidente Dario Piana, non collaboreremo più con l'impresa per le operazioni di migrazione del portafoglio
21/02/2014
Si va verso lo strappo tra il gruppo agenti Milano e UnipolSai. Il Gam, nell'ultima riunione del Consiglio direttivo del 18 e 19 febbraio scorsi, ha approvato all'unanimità una mozione che impegna la giunta del Gaa, e quindi tutti gli agenti aderenti che vorranno seguire le indicazioni del gruppo, a interrompere i rapporti istituzionali con la mandante sospendendo la partecipazione a ogni incontro, nonché ricercare sul mercato altri player, tra cui compagnie generaliste, che possano aumentare il grado di indipendenza delle agenzie offrendo opportunità di business in grado di contrastare la costante contrazione dei ricavi agenziali".
Il Gam punta i piedi, dopo aver chiesto inutilmente la proroga degli accordi presi con la nuova proprietà nel marzo 2013 e scaduti il 31 dicembre scorso. In risposta la compagnia aveva proposto agli agenti un rinnovo dell'accordo ad altre condizioni che, a detta del presidente del gruppo Dario Piana, non erano né previste nei patti iniziali, né convenienti per la rete.
"C'è stata una proposta della compagnia - ha spiegato Piana a InsuranceTrade.it - che metteva sul piatto il rinnovo dell'accordo a condizioni per noi non accettabili, perché escluse già l'anno scorso: a questo punto ci siamo fermati non trovando un'uniformità di giudizio". È da due anni che la rete degli intermediari di Milano Assicurazione sa che sarà smembrata perché Unipol, dopo la fusione con la galassia Fonsai, è costretta da Antitrust a cedere 1,7 miliardi di premi (oggi 1,2 miliardi). La trattativa esclusiva con Allianz procede, tuttavia i tempi dello spin off si sono allungati. "Nonostante tutti i ripetuti e inutili tentativi di rinnovare il patto senza modifiche - continua Piana - non c'è stata risposta dalla compagnia. Quindi abbiamo ritenuto opportuno interrompere i rapporti e non collaborare più con la mandante, proprio per cercare di denunciare questo stato di malessere che non c'è riconosciuto".
Il nodo della questione è sulla parte dell'accordo legata ai premi retail di tutta la rete. Su questo aspetto, dicono dal Gam, la compagnia proponeva un rinnovo a condizioni diverse. "A questo punto - conclude Piana - noi non collaboreremo più con l'impresa per tutte le operazioni di migrazione del portafoglio e per i sistemi operativi e cercheremo altre soluzioni sul mercato, fino allo spin off. Affronteremo questo passaggio in contrasto con l'impresa, quando invece avremmo voluto viverlo in armonia".
Il Gam punta i piedi, dopo aver chiesto inutilmente la proroga degli accordi presi con la nuova proprietà nel marzo 2013 e scaduti il 31 dicembre scorso. In risposta la compagnia aveva proposto agli agenti un rinnovo dell'accordo ad altre condizioni che, a detta del presidente del gruppo Dario Piana, non erano né previste nei patti iniziali, né convenienti per la rete.
"C'è stata una proposta della compagnia - ha spiegato Piana a InsuranceTrade.it - che metteva sul piatto il rinnovo dell'accordo a condizioni per noi non accettabili, perché escluse già l'anno scorso: a questo punto ci siamo fermati non trovando un'uniformità di giudizio". È da due anni che la rete degli intermediari di Milano Assicurazione sa che sarà smembrata perché Unipol, dopo la fusione con la galassia Fonsai, è costretta da Antitrust a cedere 1,7 miliardi di premi (oggi 1,2 miliardi). La trattativa esclusiva con Allianz procede, tuttavia i tempi dello spin off si sono allungati. "Nonostante tutti i ripetuti e inutili tentativi di rinnovare il patto senza modifiche - continua Piana - non c'è stata risposta dalla compagnia. Quindi abbiamo ritenuto opportuno interrompere i rapporti e non collaborare più con la mandante, proprio per cercare di denunciare questo stato di malessere che non c'è riconosciuto".
Il nodo della questione è sulla parte dell'accordo legata ai premi retail di tutta la rete. Su questo aspetto, dicono dal Gam, la compagnia proponeva un rinnovo a condizioni diverse. "A questo punto - conclude Piana - noi non collaboreremo più con l'impresa per tutte le operazioni di migrazione del portafoglio e per i sistemi operativi e cercheremo altre soluzioni sul mercato, fino allo spin off. Affronteremo questo passaggio in contrasto con l'impresa, quando invece avremmo voluto viverlo in armonia".
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