Oria, ecco le osservazioni dello Sna
Il sindacato ha inviato al Mise le osservazioni sull’analisi di impatto regolamentare del decreto attuativo per l’istituzione dell’organismo che gestirà il Rui
01/09/2021
Il ministero dello Sviluppo economico ha definito il decreto attuativo (provv. 68/2018) per l’istituzione dell’Oria, l’organismo a cui sarà affidata la gestione del Rui. Il dicastero, lo scorso 24 agosto, ha inviato alle associazioni di categoria del settore assicurativo la bozza del documento, chiedendo di formulare entro dieci giorni delle osservazioni in merito all’analisi di impatto regolamentare (Air) della bozza di decreto.
Lo Sna (così come hanno fatto anche Acb, Aiba e Ania) aveva richiesto al Mise la proroga di tale scadenza ravvicinata, ma il Mise ha confermato il termine fissato in origine “in ragione dell’esigenza di speditezza della conclusione dell’iter, a fronte dei successivi passaggi previsti per l’adozione del Dpr, in attuazione della norma introdotta nel Codice delle assicurazioni private, con decreto legislativo n. 68 del 2018”.
Il presidente di Sna, Claudio Demozzi, a nome del sindacato, si era detto dispiaciuto e contrariato “dalla scarsa sensibilità dimostrata dal ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, anche perché si tratta di una norma che attende di essere attuata da tre anni. Non credo – ha aggiunto Demozzi – che un mese in più avrebbe comportato così gravi conseguenze. Il risultato di questo diniego è che in pochi giorni tutte le associazioni interessate dovranno formulare le proprie osservazioni, con il rischio di non poter approfondire come dovuto tutte le varie criticità che il decreto presenta e che necessiterebbero di ben altro confronto anche a livello istituzionale”.
I rilievi presentati dallo Sna
Ad ogni modo lo Sna, il 31 agosto, ha inviato al ministero le proprie osservazioni. In primis, il sindacato a rilevato che “l’assemblea degli associati all’Oria, che comprende sindacati, associazioni, federazioni di intermediari del settore assicurativo, deve necessariamente rispecchiare il criterio di proporzionalità rispetto al numero degli iscritti ai sindacati ed associazioni di categoria , non essendo neppure ipotizzabile che si attribuisca il medesimo peso decisionale a organizzazioni alle quali aderiscono migliaia di intermediari, rispetto ad organizzazioni che contano un numero irrilevante di associati”. Secondo lo Sna, occorre pertanto che venga prevista una partecipazione all’assemblea di Oria “nel rispetto delle proporzioni numeriche dei soggetti rappresentati dalle singole associazioni sindacali e /o di categoria”. Tale primo rilievo risulta per Sna “fondamentale ed assolutamente imprescindibile, dovendosi certamente ritenere contraria ai principi costituzionali che governano la formazione delle leggi, una normativa che violi i suddetti criteri di proporzionalità”.
In seconda battuta, lo Sna osserva che all’assemblea di Oria possono partecipare soltanto associazioni e federazioni di soggetti iscritti al Rui. “Vanno pertanto escluse – osserva il sindacato – le imprese di assicurazione e riassicurazione e le loro associazioni di categoria, che in realtà , oltre a non potersi iscrivere al registro, rappresentano sotto vari profili le naturali controparti, con manifesti conflitti di interesse, degli intermediari assicurativi”.
In terzo luogo, lo Sna ritiene “ingiusta” l’esclusione degli intermediari assicurativi dagli organi di gestione di Oria. “In tutte le categorie professionali infatti, la gestione degli organismi di autogoverno è affidata principalmente proprio ai professionisti più esperti, che possono così trasfondere le loro competenze e professionalità ai fini di una migliore gestione dell’organismo medesimo”. Sna ritiene dunque, che vada eliminata “la disposizione che rende incompatibile la partecipazione all’organo di gestione degli intermediari assicurativi stessi”.
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