Il Gaat torna a incontrarsi in presenza
Nella riunione interregionale di Firenze si è parlato, tra le altre cose, dell’accordo dati e degli sviluppi del Gaat Service; reazioni critiche alla relazione di Demozzi dell’ultimo congresso Sna
27/10/2021
Si è svolta in presenza, presso la Certosa di Firenze, la riunione interregionale del Gaat (Gruppo Agenti di Assicurazione Toro). Un appuntamento che ha permesso agli agenti del gruppo di rivedersi di persona dopo due anni in cui i contatti sono stati necessariamente portati avanti a distanza.
Molti i temi discussi, a partire dall’accordo dati, “noto e delicato argomento”, lo definisce un comunicato del Gaat, “su cui si registra negli ultimi mesi un lavoro congiunto con i consulenti e i gruppi agenti del solo modello distributivo professionale in Generali”. I gruppi agenti degli altri due modelli distributivi hanno, come noto, già siglato un accordo in questo ambito.
Si è parlato anche di temi più specificamente inerenti all’attività di business con Generali Italia, come la nuova iniziativa speciale Dna Sviluppo & Rinnovo 2021 (incentivazioni) riservata alle agenzie che aderiscono al Gaat. Sono stati esaminati anche temi più legati allo sviluppo, alle problematiche e ai possibili scenari futuri delle agenzie, tutti argomenti che erano stati affrontati anche in un recente incontro dal presidente del Gaat, Roberto Salvi, con il ceo di Generali Italia, Marco Sesana, e Marco Oddone, chief marketing and distribution officer.
Molti i temi discussi, a partire dall’accordo dati, “noto e delicato argomento”, lo definisce un comunicato del Gaat, “su cui si registra negli ultimi mesi un lavoro congiunto con i consulenti e i gruppi agenti del solo modello distributivo professionale in Generali”. I gruppi agenti degli altri due modelli distributivi hanno, come noto, già siglato un accordo in questo ambito.
Si è parlato anche di temi più specificamente inerenti all’attività di business con Generali Italia, come la nuova iniziativa speciale Dna Sviluppo & Rinnovo 2021 (incentivazioni) riservata alle agenzie che aderiscono al Gaat. Sono stati esaminati anche temi più legati allo sviluppo, alle problematiche e ai possibili scenari futuri delle agenzie, tutti argomenti che erano stati affrontati anche in un recente incontro dal presidente del Gaat, Roberto Salvi, con il ceo di Generali Italia, Marco Sesana, e Marco Oddone, chief marketing and distribution officer.
Salvi ha poi parlato anche dei lavori per definire un accordo per il nuovo percorso Generali di inserimento figli di agenti, delicato e importante progetto rispetto al quale sono stati oramai affrontati gli snodi chiave.
Si poi fatto il punto sul Gaat Service che “ha registrato un ulteriore significativo sviluppo sia in termini da raccolta premi sia di utili, anche grazie alla lungimiranza delle scelte del passato rivolte ad una corretta evoluzione dei processi informatici”, spiega la nota, aggiungendo che lo scorso 12 ottobre è stato sottoscritto “un ulteriore accordo con un partner di livello con il quale poter condividere progetti, visioni e interessi comuni e in grado di consentire quell'ulteriore passo in avanti nello sviluppo di tecnologie realizzate dagli agenti e destinate sempre più a far evolvere il modo di svolgere il lavoro dell’agente di assicurazione”.
Non è mancato poi uno spazio di approfondimento con il consulente legale, l’avvocato Rudi Floreani, “per meglio comprendere tutti i risvolti delle tante recenti complesse e stravolgenti normative”.
Sono emersi, infine, dei commenti molto negativi sull’ultimo congresso nazionale dello Sna, svoltosi on line lo scorso 22 ottobre, e in particolare nei confronti del discorso letto dal presidente del sindacato, Claudio Demozzi. “La relazione presentata pur essendo molto autocelebrativa – spiega la nota del Gaat – lascia intravedere, a un’attenta analisi e conoscenza dei fatti, seri errori strategici, è povera di contenuti concreti e priva di visone prospettica”. Il presidente Salvi ha voluto cogliere l’occasione per ricordare ai colleghi di aver preso parte alla formazione di un movimento di opinione all’interno di Sna (Moss) rivestendo all’inizio anche il ruolo di portavoce previsto dal Codice di autoregolamentazione del movimento, incarico al quale ha formalmente rinunciato il 14 giugno 2021 “continuando comunque ad apportare il proprio contributo di idee al movimento ritenendolo molto utile alla dialettica interna al sindacato”.
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