Gaat, il 56° congresso si è concluso senza candidature
Gli agenti hanno espresso preoccupazione" su alcuni aspetti del progetto Generali Italia, mentre prosegue spedito il cammino del Gaat Service"
18/09/2013
Si è conclusa senza candidature la 56° assemblea generale ordinaria elettiva del Gaat, il Gruppo agenti di assicurazione Toro. La quattro giorni congressuale, di conseguenza, non ha eletto il nuovo presidente e il relativo collegio. Pertanto, precisa una nota dell'associazione, l'assemblea è rimasta aperta, e il gruppo sarà gestito dalla presidenza di assemblea (nella persona di Adriano Perrone, n.d.r.), fino alla riapertura dei lavori, nell'auspicio che gli stessi si concludano con l'elezione di un presidente".
Il presidente uscente, Roberto Salvi (nella foto) ha scelto di non presentare la propria candidatura, ritenendo fosse necessario "fare maggiore chiarezza nel definire gli indirizzi politici, gli obiettivi e quindi i compiti da assegnare al prossimo presidente". Il consenso espresso dall'assemblea al presidente Salvi (la cui relazione è stata approvata all'unanimità) è stato definito "altissimo": sono stati approvati "con convinta adesione dalla stragrande maggioranza degli agenti" sia il metodo che i risultati.
Entrando nel merito dei lavori assembleari, vivace è stato il dibattito successivo all'ascolto di alcuni esponenti di punta del management del Leone, che intervenendo nel corso del primo giorno del congresso hanno illustrato agli agenti aderenti al Gaat il progetto Generali Italia, evidenziando di aver recepito, in parte, alcune richieste avanzate dagli intermediari Toro: il co-branding (sebbene, su questo punto gli agenti non siano soddisfatti del fatto che insieme alla scritta Toro non rimanga anche il marchio nella sua interezza), il mantenimento dei mandati attuali, dei capitolati provvigionali e degli schemi incentivanti in essere. Pertanto l'assemblea ha espresso "unanime preoccupazione rispetto al progetto Generali Italia", e ha deliberato una Mozione di non collaborazione al progetto. Sono state inoltre evidenziate alcune problematicità che vanno dal mantenimento dell'intero marchio Toro (sia pure in affiancamento a quello di Generali) agli Accordi collettivi impresa - agenti, al "cambiamento radicale" della linea prodotti, e alla relativa "conseguente migrazione del portafoglio esistente".
Un aspetto su cui è emersa unanime volontà è quello relativo alla crescita della Gaat Service, la società a capitale diffuso che permetterà agli agenti di gestire in autonomia l'attività professionale, a proposito della quale sono stati apprezzati dall'assemblea "i piani programmatici operativi per l'attività di intermediazione (Gaat Assicurazioni) presentati per i prossimi anni", con un invito ad "accelerarne la piena attività". Il contratto Gaat di collaborazione è stato sottoscritto da oltre il 70% delle agenzie presenti al congresso. Gaat Service ha curato uno schema di rapporto di collaborazione che possa soddisfare tutte le esigenze degli intermediari ma anche "che sia di forte impatto sul mercato della società stessa e della sua identità".
Il presidente uscente, Roberto Salvi (nella foto) ha scelto di non presentare la propria candidatura, ritenendo fosse necessario "fare maggiore chiarezza nel definire gli indirizzi politici, gli obiettivi e quindi i compiti da assegnare al prossimo presidente". Il consenso espresso dall'assemblea al presidente Salvi (la cui relazione è stata approvata all'unanimità) è stato definito "altissimo": sono stati approvati "con convinta adesione dalla stragrande maggioranza degli agenti" sia il metodo che i risultati.
Entrando nel merito dei lavori assembleari, vivace è stato il dibattito successivo all'ascolto di alcuni esponenti di punta del management del Leone, che intervenendo nel corso del primo giorno del congresso hanno illustrato agli agenti aderenti al Gaat il progetto Generali Italia, evidenziando di aver recepito, in parte, alcune richieste avanzate dagli intermediari Toro: il co-branding (sebbene, su questo punto gli agenti non siano soddisfatti del fatto che insieme alla scritta Toro non rimanga anche il marchio nella sua interezza), il mantenimento dei mandati attuali, dei capitolati provvigionali e degli schemi incentivanti in essere. Pertanto l'assemblea ha espresso "unanime preoccupazione rispetto al progetto Generali Italia", e ha deliberato una Mozione di non collaborazione al progetto. Sono state inoltre evidenziate alcune problematicità che vanno dal mantenimento dell'intero marchio Toro (sia pure in affiancamento a quello di Generali) agli Accordi collettivi impresa - agenti, al "cambiamento radicale" della linea prodotti, e alla relativa "conseguente migrazione del portafoglio esistente".
Un aspetto su cui è emersa unanime volontà è quello relativo alla crescita della Gaat Service, la società a capitale diffuso che permetterà agli agenti di gestire in autonomia l'attività professionale, a proposito della quale sono stati apprezzati dall'assemblea "i piani programmatici operativi per l'attività di intermediazione (Gaat Assicurazioni) presentati per i prossimi anni", con un invito ad "accelerarne la piena attività". Il contratto Gaat di collaborazione è stato sottoscritto da oltre il 70% delle agenzie presenti al congresso. Gaat Service ha curato uno schema di rapporto di collaborazione che possa soddisfare tutte le esigenze degli intermediari ma anche "che sia di forte impatto sul mercato della società stessa e della sua identità".
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