Fondo pensione agenti, è fumata nera
Al tavolo ministeriale non è stato trovato l’accordo tra Ania e Sna
20/03/2015
Fumata nera al tavolo di mediazione sul Fondo pensione agenti, diretto ieri dal sottosegretario al welfare Massimo Cassano. Da un lato, Ania ha proposto la trasformazione immediata del fondo pensione in un fondo a contribuzione definita. Una proposta con alcune modifiche, ritenute “migliorative”, rispetto a quelle approvate lo scorso anno da Anapa e Unapass. Dall’altro lato, lo Sna ha rilanciato con le tre proposte alternative, già illustrate nelle scorse settimane, che erano però state rispedite al mittente da Ania.
Ne è scaturito un dibattito acceso al culmine del quale Sna ha illustrato il piano di salvataggio del fondo “che sarebbe ottenibile anche con un piano di soli tagli alle prestazioni, nell’ordine del 25-35% con punte mirate del 40% nei casi di eccessivo squilibrio tra versamenti effettuati e prestazioni, senza alcun esborso economico delle compagnie, purché sia mantenuto l’attuale impianto del Fondo a prestazione definita”. Il piano è stato respinto da Ania. Sna ha replicato evidenziando che per una trasformazione senza pesanti tagli sulle pensioni (che potrebbero toccare punte del 70%) è necessario un contributo una tantum, da parte delle compagine, di circa 200 milioni di euro. Tradotto: “Se le compagnie non sono disposte a questo impegno economico, la trasformazione risulta non praticabile”.
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