Anapa contro l'abolizione del tacito rinnovo nelle polizze danni
La rinegoziazione annuale del premio indebolisce la posizione dell'assicurato e sposta la battaglia dalla qualità del servizio e del prodotto al prezzo
04/04/2016
Anapa Rete ImpresAgenzia si oppone all'emendamento approvato al ddl Concorrenza in commissione Industria al Senato, che proibisce il rinnovo tacito per le polizze danni. L'emendamento, a firma Bianconi (Ap-Ncd), prevede che alla scadenza di qualsiasi polizza danni, non avvenga il rinnovo automatico in assenza di comunicazioni contrarie da parte dell'assicurato.
Secondo Anapa, l'iniziativa del legislatore "invece di creare un libero mercato delle polizze assicurative e tutelare il cliente, non farebbe altro che indebolire la posizione dell’assicurato nei confronti della compagnia che sarebbe così libera di aumentare il premio ogni anno e quindi andrebbe a svantaggio dello stesso consumatore, perché lo lascerebbe in balia delle compagnie e degli interessi di quest’ultime".
La posizione di Anapa è sostenuta dal fatto che molte polizze danni, sono citati gli esempi di quelle professionali, nel lungo termine "acquisiscono valore": la rinegoziazione annuale, invece, costringerebbe l'assicurato a dover ogni volta discutere il premio con l'assicuratore.
Se una condizione di questo tipo, che di fatto, lamentano da Anapa, favorisce solo la competizione sul prezzo, può andare bene per i beni di consumo, non si può fare lo stesso discorso per i servizi.
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