L'innovazione cambia la mobilità degli italiani
Se ne è discusso oggi al convegno Aiba
30/03/2017
In Italia, l'hi tech sta modificando in modo irreversibile le abitudini di mobilità. E le compagnie si adeguano con un'offerta personalizzata, anche con black box.
Nel corso del convegno nazionale Aiba, che si è svolto oggi a Roma alla presenza di Ania, Ivass e addetti al settore, sono stati presentati i dati dell'Osservatorio Auto 2017, secondo cui la percentuale di popolazione con un raggio di mobilità giornaliera superiore ai 20 km è passata dall’8,6% del 2000, al 15,1% del 2015. Di questi, l'80,9% utilizza l'auto o la moto mentre il 19% si sposta con i mezzi pubblici. Cresce la mobilità condivisa: il car sharing conta oltre 4 milioni di prenotazioni in Italia, con Milano in testa (323mila utenti iscritti) dove l’incidenza dei veicoli per 10mila abitanti è del 15,32%, contro l’1,17% di Parigi.
Anche le compagnie cambiano, arricchendo la propria offerta: il 16,2% dei contratti stipulati nel secondo trimestre 2016 riguarda polizze con black box dove la tariffa viene tarata in funzione non più della percorrenza, ma dello stile di guida. A tal riguardo, l’87% degli assicurati è interessato ai servizi connessi all’auto; il 70% è disposto condividere informazioni e il 73% si fida a fornire dati alle assicurazioni.
Nel corso del convegno nazionale Aiba, che si è svolto oggi a Roma alla presenza di Ania, Ivass e addetti al settore, sono stati presentati i dati dell'Osservatorio Auto 2017, secondo cui la percentuale di popolazione con un raggio di mobilità giornaliera superiore ai 20 km è passata dall’8,6% del 2000, al 15,1% del 2015. Di questi, l'80,9% utilizza l'auto o la moto mentre il 19% si sposta con i mezzi pubblici. Cresce la mobilità condivisa: il car sharing conta oltre 4 milioni di prenotazioni in Italia, con Milano in testa (323mila utenti iscritti) dove l’incidenza dei veicoli per 10mila abitanti è del 15,32%, contro l’1,17% di Parigi.
Anche le compagnie cambiano, arricchendo la propria offerta: il 16,2% dei contratti stipulati nel secondo trimestre 2016 riguarda polizze con black box dove la tariffa viene tarata in funzione non più della percorrenza, ma dello stile di guida. A tal riguardo, l’87% degli assicurati è interessato ai servizi connessi all’auto; il 70% è disposto condividere informazioni e il 73% si fida a fornire dati alle assicurazioni.
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