Ecco il manifesto dell’insurtech italiana
L’assemblea dell’IIA ha reso pubblico il proprio documento programmatico che orienterà la propria azione associativa
L’assemblea dell’Italian Insurtech Association (IIA) ha approvato il manifesto programmatico, che prevede interventi e obiettivi specifici per ognuna delle quattro aree individuate: mercato, offerta e distribuzione, tecnologia e competenze, normativa e relazioni istituzionali.
L’evoluzione del mercato e la distribuzione
Per quanto riguarda la prima area, l’associazione si prefissa l’obiettivo di monitorare il mercato per comprenderne l'evoluzione attraverso una serie di iniziative tra cui l’istituzione, in partnership con il Politecnico di Milano e le associazioni di categoria (Ania e Aiba), e dell’Insurtech Investment Index, che misurerà gli investimenti italiani nell’innovazione del settore. L’IIA inoltre creerà un marchio di qualità per certificare l’adozione da parte delle aziende di linee guida dell’associazione (basate su best practice nazionali e internazionali) su tecnologia, customer experience e Insurtech user journey. Tra le altre iniziative intraprese, la pubblicazione di rapporti annuali che favoriscano lo sviluppo dell’offerta insurtech, e la condivisione delle conoscenze con istituzioni nazionali e internazionali di altri settori economici per creare modelli di sviluppo comuni.
La seconda area del manifesto riguarda “la promozione di modelli d’offerta flessibili, personalizzati, data driven, basati su on boarding digitale e su pagamenti a distanza e/o ricorrenti”, spiega una nota dell’IIA. Questo obiettivo sarà perseguito in primis attraverso l’apertura di un tavolo di confronto con l’Ivass per la condivisione di esperienze tra le imprese del settore, così come sarà aperto un dialogo con le rappresentanze degli intermediazione assicurativa, con il ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, il ministero dello Sviluppo economico e il Garante della Privacy. Altre iniziative in programma su questo punto sono l’organizzazione di workshop per gli associati finalizzati a individuare le best practice tecnologiche internazionali, e il confronto con le imprese di altri settori che si affacciano alla distribuzione assicurativa per agevolarne la distribuzione digitale.
Tecnologia e relazioni istituzionali
Il terzo punto del manifesto punta a favorire il miglioramento dell’assetto tecnologico e la crescita delle risorse umane. Questo sarà perseguito attraverso la definizione di standard applicabili al settore assicurativo per gestire l’identità digitale, l’istituzione di un knowledge center che metterà a disposizione degli associati contenuti informativi, e la condivisione di metriche, Kpi e case history. Sarà inoltre sviluppata la formazione attraverso workshop per executive, quadri e impiegati, in modo da consentire agli associati di affrontare la conversione al digitale della forza lavoro.
L’ultimo punto del manifesto riguarda il dialogo con le istituzioni su tre gli obiettivi: semplificare il sistema delle firme elettroniche/digitali nei rami danni valutando forme più snelle rispetto a quelle previste dal Regolamento Ivass n. 40/18; raccordare le disposizioni in materia di home insurance con le regole della Spid e con le indicazioni della Psd2; promuovere l’emanazione di un Insurtech act che acceleri gli investimenti nel settore prevedendo vantaggi fiscali per gli investimenti in tecnologia e facilitazione dell’accesso ai capitali per start up insurtech e intermediari innovativi.
I lavori dell’associazione prenderanno il via nei prossimi giorni con una serie di webinar e workshop sui temi chiave del programma. L’appuntamento clou dell’associazione è stato fissato per il prossimo 17 settembre, quando si terrà il primo Insurtech Summit, il primo di una serie di appuntamenti che, a cadenza annuale, faranno il punto sul mercato e sull’attività associativa.
Secondo Simone Ranucci Brandimarte (nella foto), socio fondatore e presidente dell’IIA, “innovare offerta, modelli distributivi e gestione operativa è oggi una necessità per il settore assicurativo: gli operatori dell’insurtech possono dare un importante contributo. L’IIA ha obiettivi ambiziosi e concreti che pensiamo di potere raggiungere anche grazie alla partecipazione di tutte le componenti della filiera. Il carattere inclusivo dell'associazione è la migliore premessa per diffondere l'innovazione e affrontare le questioni istituzionali e normative poste dal cambiamento”.
L’evoluzione del mercato e la distribuzione
Per quanto riguarda la prima area, l’associazione si prefissa l’obiettivo di monitorare il mercato per comprenderne l'evoluzione attraverso una serie di iniziative tra cui l’istituzione, in partnership con il Politecnico di Milano e le associazioni di categoria (Ania e Aiba), e dell’Insurtech Investment Index, che misurerà gli investimenti italiani nell’innovazione del settore. L’IIA inoltre creerà un marchio di qualità per certificare l’adozione da parte delle aziende di linee guida dell’associazione (basate su best practice nazionali e internazionali) su tecnologia, customer experience e Insurtech user journey. Tra le altre iniziative intraprese, la pubblicazione di rapporti annuali che favoriscano lo sviluppo dell’offerta insurtech, e la condivisione delle conoscenze con istituzioni nazionali e internazionali di altri settori economici per creare modelli di sviluppo comuni.
La seconda area del manifesto riguarda “la promozione di modelli d’offerta flessibili, personalizzati, data driven, basati su on boarding digitale e su pagamenti a distanza e/o ricorrenti”, spiega una nota dell’IIA. Questo obiettivo sarà perseguito in primis attraverso l’apertura di un tavolo di confronto con l’Ivass per la condivisione di esperienze tra le imprese del settore, così come sarà aperto un dialogo con le rappresentanze degli intermediazione assicurativa, con il ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, il ministero dello Sviluppo economico e il Garante della Privacy. Altre iniziative in programma su questo punto sono l’organizzazione di workshop per gli associati finalizzati a individuare le best practice tecnologiche internazionali, e il confronto con le imprese di altri settori che si affacciano alla distribuzione assicurativa per agevolarne la distribuzione digitale.
Tecnologia e relazioni istituzionali
Il terzo punto del manifesto punta a favorire il miglioramento dell’assetto tecnologico e la crescita delle risorse umane. Questo sarà perseguito attraverso la definizione di standard applicabili al settore assicurativo per gestire l’identità digitale, l’istituzione di un knowledge center che metterà a disposizione degli associati contenuti informativi, e la condivisione di metriche, Kpi e case history. Sarà inoltre sviluppata la formazione attraverso workshop per executive, quadri e impiegati, in modo da consentire agli associati di affrontare la conversione al digitale della forza lavoro.
L’ultimo punto del manifesto riguarda il dialogo con le istituzioni su tre gli obiettivi: semplificare il sistema delle firme elettroniche/digitali nei rami danni valutando forme più snelle rispetto a quelle previste dal Regolamento Ivass n. 40/18; raccordare le disposizioni in materia di home insurance con le regole della Spid e con le indicazioni della Psd2; promuovere l’emanazione di un Insurtech act che acceleri gli investimenti nel settore prevedendo vantaggi fiscali per gli investimenti in tecnologia e facilitazione dell’accesso ai capitali per start up insurtech e intermediari innovativi.
I lavori dell’associazione prenderanno il via nei prossimi giorni con una serie di webinar e workshop sui temi chiave del programma. L’appuntamento clou dell’associazione è stato fissato per il prossimo 17 settembre, quando si terrà il primo Insurtech Summit, il primo di una serie di appuntamenti che, a cadenza annuale, faranno il punto sul mercato e sull’attività associativa.
Secondo Simone Ranucci Brandimarte (nella foto), socio fondatore e presidente dell’IIA, “innovare offerta, modelli distributivi e gestione operativa è oggi una necessità per il settore assicurativo: gli operatori dell’insurtech possono dare un importante contributo. L’IIA ha obiettivi ambiziosi e concreti che pensiamo di potere raggiungere anche grazie alla partecipazione di tutte le componenti della filiera. Il carattere inclusivo dell'associazione è la migliore premessa per diffondere l'innovazione e affrontare le questioni istituzionali e normative poste dal cambiamento”.
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