Stati Generali, parla l'Ania
Nel suo intervento, la presidente Maria Bianca Farina ha parlato di un "nuovo corso" nella partnership pubblico-privato
17/06/2020
È l’occasione per “impostare un nuovo corso dei rapporti tra Stato, sistema produttivo, famiglie”. È questo l’auspicio della presidente di Ania, Maria Bianca Farina, che ha parlato in occasione degli Stati Generali. Accanto alla modernizzazione del Paese, secondo Farina, occorre intervenire in molti ambiti specifici, come la giustizia, e soprattutto nella collaborazione pubblico-privato nel welfare, tema su cui ormai da decenni l’industria assicurativa sta spingendo: “mai come in questi ultimi anni – ha detto la numero uno di Ania –, l’apporto dei capitali privati, penso in modo particolare al settore che rappresento, quello delle assicurazioni, è stato sinergico per tutti i temi di welfare, per l’equilibrio del debito pubblico, ha allocato capitali per investimenti nell’economia reale”. Farina pensa a “uno Stato regolatore” affiancato da un settore privato messo nelle migliori condizioni di operare con trasparenza.
Nello specifico, Ania propone l’istituzione di un Fondo Sovrano italiano in grado di raccogliere capitale privato nazionale; delle garanzie sui progetti a più alto rischio o ad altri strumenti per rendimenti più alti e disegnare nuovi Pir dedicati a tale tipologia di investimenti.
Gli investimenti degli assicuratori italiani alla fine del 2019, ha ricordato Farina, erano pari a circa 950 miliardi di euro, corrispondenti al 53% del Pil. Sempre nel 2019, il valore dei titoli di Stato italiani nelle casse delle compagnie era pari a 335 miliardi.
Sono molte le aree su cui occorre intervenire nel post-pandemia per favorire la protezione di famiglie e imprese e la gestione e prevenzione dei rischi. In primis, serve "rilanciare la previdenza integrativa, che ha bisogno di raggiungere una platea più ampia di cittadini, soprattutto quelli più giovani".
Sul fronte della sanità, ha argomentato Farina, "bisogna compiere un percorso simile in tema di salute e assistenza di lungo termine, privo di una disciplina organica". Il settore assicurativo si candida a supportare la sanità italiana con "l’iniezione di risorse incrementali", con soluzioni "semplici e veloci da realizzare".
Tra le altre iniziative, la presidente di Ania ha parlato di "una revisione organica della normativa Rc auto", e una partnership pubblico-privata in tema di catastrofi naturali: "si tratta di un terreno - ha detto - in cui l’Italia accusa un grave, storico ritardo rispetto ai principali Paesi europei. È da inserire in questo contesto il tema della manutenzione pianificata di strutture obsolete, che richiede capitali ma anche procedure snelle che aiutino a utilizzare le risorse nei giusti tempi".
Infine, l'Ania ha attivato un comitato di esperti con l'obiettivo di individuare possibilità e modalità in un’ottica di partnership pubblico-privato per coprire anche con strumenti assicurativi "alcuni effetti che eventuali future pandemie potrebbero produrre, in termini di danni o di nuovi servizi necessari, a persone, famiglie e imprese". L'esito di questo lavoro sarà presentato al Governo.
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