Ifrs 17, Ania chiede una soluzione europea
L'associazione, insieme ad altre sei sigle di compagnie assicurative, ha pubblicato una dichiarazione in cui segnala l'incoerenza del requisito delle coorti annuali con il business delle polizze
L'Ania, insieme alle associazioni di categoria di Francia, Spagna, Danimarca, Repubblica Ceca, Polonia e Romania, ha firmato una dichiarazione congiunta per chiedere una soluzione europea in grado di superare tutte le criticità date dall'inserimento del principio delle coorti annuali nei nuovi standard contabili Ifrs 17.
“Ci dispiace molto che, nel pieno della revisione degli standard, lo Iasb abbia deciso di non affrontare le preoccupazioni date dal principio delle coorti annuali”, si legge nella dichiarazione. “Il requisito – proseguono le sette associazioni – ignora il principio di mutualizzazione delle polizze vita e la condivisione del rischio fra generazioni”, non riflettendo pertanto “in maniera adeguata la vera natura economica dei contratti assicurativi”. Il monitoraggio delle coorti annuali, secondo le associazioni firmatarie, comporterà inoltre complessità e costi non necessari per le compagnie che, al tempo stesso, “dovranno sviluppare nuovi sistemi IT e modificare quelli esistenti, rivedendo anche i processi attuariali e contabili”.
Pertanto, conclude la dichiarazione, le sette associazioni chiedono “alla Commissione Europea e agli Stati membri di elaborare una soluzione europea per risolvere la questione delle coorti annuali”.
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