Minucci, al centro del prossimo contratto di lavoro ci sia la flessibilità
Il presidente dell'Ania è intervenuto questa mattina nel corso del Consiglio nazionale Uilca
19/02/2014
In un sistema produttivo moderno è impensabile che il settore assicurativo chiuda le saracinesche alle 12 e mezza del venerdì". È quanto ha osservato questa mattina il presidente dell'Ania, Aldo Minucci, intervenendo al Consiglio nazionale Uilca, la rappresentanza Uil per i lavoratori del credito, delle esattorie e delle assicurazioni. Minucci, che auspica un rapido rinnovo del contratto nazionale del settore assicurativo, scaduto a giugno, ha ribadito che "i temi inevitabili che il contratto deve affrontare sono la produttività, la flessibilità e l'intercambiabilità delle funzioni e il ricambio generazionale". In particolare, il presidente dell'Ania ha proposto "una moderazione salariale a fronte di una tenuta complessiva del settore sotto il profilo dell'occupazione", mettendo in discussione "alcuni automatismi" nella retribuzione dei lavoratori più garantiti per spostare risorse a favore dei giovani.
Alle parole di Minucci ha replicato sullo stesso palco il segretario generale della Uilca, Renato Pellegrini: "non metteremo al centro della nostra piattaforma i temi della produttività e della flessibilità - ha spiegato - ma siamo pronti a cogliere le esigenze delle imprese". Pellegrini, rivolgendosi al mondo delle compagnie, ha poi osservato che "le imprese forse non hanno capito che la flessibilità costa, deve essere sostenibile e retribuita", e ha promesso "una piattaforma snella, fatta di pochi punti. Per noi - ha ribadito il segretario Uilca - la richiesta principale è quella economica, siccome rappresentiamo un ceto medio impoverito dalla crisi. Ci sono forti aspettative legate all'andamento positivo del settore. Tornano gli utili, tornano i dividendi, aumentano le stock option dei manager - ha concluso Pellegrini - e quindi credo che questa ricchezza debba essere spalmata anche sui lavoratori".
Alle parole di Minucci ha replicato sullo stesso palco il segretario generale della Uilca, Renato Pellegrini: "non metteremo al centro della nostra piattaforma i temi della produttività e della flessibilità - ha spiegato - ma siamo pronti a cogliere le esigenze delle imprese". Pellegrini, rivolgendosi al mondo delle compagnie, ha poi osservato che "le imprese forse non hanno capito che la flessibilità costa, deve essere sostenibile e retribuita", e ha promesso "una piattaforma snella, fatta di pochi punti. Per noi - ha ribadito il segretario Uilca - la richiesta principale è quella economica, siccome rappresentiamo un ceto medio impoverito dalla crisi. Ci sono forti aspettative legate all'andamento positivo del settore. Tornano gli utili, tornano i dividendi, aumentano le stock option dei manager - ha concluso Pellegrini - e quindi credo che questa ricchezza debba essere spalmata anche sui lavoratori".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
👥