Ivass, risvegliate le polizze estere
L’istituto ha già recuperato 492 milioni di euro, di cui 400 già liquidati ai beneficiari
L’Ivass prosegue nel suo impegno nel risvegliare le polizze vita dormienti, anche nei confronti di quelle in capo a compagnie straniere. È di 492 milioni di euro, di cui circa 400 milioni già liquidati ai beneficiari, l’importo delle polizze dormienti risvegliate e detenute presso le compagnie estere operanti in Italia. “L’emergenza epidemiologica ha rallentato la ricerca e il contatto dei beneficiari per cui non è stato ancora liquidato l’intero importo risvegliato”, spiega l’Ivass in una nota. Si tratta di oltre 23 mila polizze vita che, per varie ragioni, non erano state pagate ai beneficiari e che giacevano presso le imprese di assicurazione.
L’indagine dell’Autorità finora ha portato al risveglio di polizze giacenti presso le imprese italiane per un valore di circa quattro miliardi di euro. In questo caso, l’Ivass ha collaborato con le autorità di vigilanza dei Paesi di origine delle compagnie. Restano peraltro da risolvere alcune difficoltà legali che non hanno consentito per il momento di completare l’indagine sulle imprese di assicurazione con sede in Lussemburgo che operano in Italia senza sede stabile. “L’attività – sottolinea l’Ivass – è servita anche a sensibilizzare le compagnie estere sulla necessità di adottare procedure che consentano di avere informazioni aggiornate sugli assicurati e sugli eventuali beneficiari di polizza”.
L’indagine dell’Autorità finora ha portato al risveglio di polizze giacenti presso le imprese italiane per un valore di circa quattro miliardi di euro. In questo caso, l’Ivass ha collaborato con le autorità di vigilanza dei Paesi di origine delle compagnie. Restano peraltro da risolvere alcune difficoltà legali che non hanno consentito per il momento di completare l’indagine sulle imprese di assicurazione con sede in Lussemburgo che operano in Italia senza sede stabile. “L’attività – sottolinea l’Ivass – è servita anche a sensibilizzare le compagnie estere sulla necessità di adottare procedure che consentano di avere informazioni aggiornate sugli assicurati e sugli eventuali beneficiari di polizza”.
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