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L’educazione finanziaria-assicurativa è (anche) educazione civica

La seconda edizione della Giornata dell’educazione assicurativa, organizzata da Ivass, Ania, Forum Ania-Consumatori ed Edufin, ha confermato l’impegno delle istituzioni e degli stakeholder del settore nella diffusione della conoscenza e della cultura del rischio

L’educazione finanziaria-assicurativa è (anche) educazione civica
Nell’Italia di oggi, come in quella di ieri, il gap di alfabetizzazione economica dei cittadini, un divario profondo che non si sta colmando proporzionalmente agli sforzi che le istituzioni, le associazioni e anche le imprese finanziarie stanno profondendo, si accompagna a una scarsità di senso civico, una difficoltà a pensare l’individuo come parte di una comunità. Nel caso della pandemia, ci sono voluti i divieti e il confinamento per convincere le persone a considerare la sicurezza degli altri come parte della propria. 
La seconda edizione della Giornata dell’educazione assicurativa, organizzata da Ivass, Ania, Forum Ania-Consumatori ed Edufin, nell’ambito del Mese dell’educazione finanziaria, che si è svolta ieri (5 ottobre), ha analizzato proprio questi aspetti (e altri ancora) ponendosi interrogativi e cercando di dare qualche risposta, e soprattutto confermando l’impegno delle istituzioni e degli stakeholder del settore finanziario-assicurativo nella diffusione della conoscenza finanziaria e della cultura del rischio. 

Come da titolo dell’evento, Educazione finanziaria e conoscenze assicurative: sfide aperte nell’emergenza Covid-19, la pandemia è stata al centro della scena, come ha ricordato, Daniele Franco, presidente di Ivass, aprendo i lavori: “la pandemia – ha detto – ha mostrato apertamente le fragilità della nostra società; per questo abbiamo dedicato questa giornata a come la pandemia sta cambiando anche il modo di fare educazione assicurativa”.  

A questo proposito, Ivass ha lanciato un videogame, In viaggio, occhio all’imprevisto, presentato da Maria Luisa Cavina, capo del servizio tutela del consumatore di Ivass e membro del Comitato Edufin, che attraverso il linguaggio ludico tenta di attirare le generazioni più giovani insegnando qualcosa sulla cultura dei rischi.
Senza educazione finanziaria non ci potrà essere sviluppo, ribadiscono Ivass e Ania congiuntamente. 
“Molte indagini, cui quella dell’Ocse su 26 Paesi, confermano che l’Italia è agli ultimi posti nel livello di alfabetizzazione finanziaria, assicurativa e previdenziale”, ha ricordato nel suo intervento Maria Bianca Farina, presidente di Ania, aggiungendo che “il miglioramento ma è molto lento, perché in Italia ci sono ancora troppe persone con un basso livello di istruzione”.

Un approfondimento della notizia sarà pubblicato su Insurance Daily di martedì 6 ottobre. 

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