Ivass, mercato italiano solido alla prova di Solvency II
L'Autorità comunica il report semestrale sulla compliance al regime normativo delle imprese italiane
L’Ivass ha pubblicato il bollettino sui dati Solvency II del mercato italiano relativi al primo semestre 2020. La fotografia è quella di un settore che nonostante la pandemia ha tenuto molto bene. Il Solvency ratio delle imprese italiane al 30 giugno 2020 era pari a 211%, in leggera diminuzione dal 218% del giugno 2019. In particolare, le imprese che adottano modelli interni presentano un ratio al 223% (233% giugno 2019), quelle che adottano la standard formula al 190% (191%), mentre le imprese che utilizzano la standard formula corretta con gli Ups (Undertaking-specific parameters) hanno un ratio al 182% (181%).
La quasi totalità degli attivi a copertura dell’Scr, inoltre, è rappresentata da attivi di migliore qualità (Tier 1 e Tier 2). Il peso degli asset Tier 3 (minore qualità) è pari allo 0,9%, contro la percentuale massima del 15% ammesso dalla normativa.
Gli investimenti delle imprese presentano un leggerissimo incremento della quota di titoli di Stato, dal 52,7% del primo semestre 2019 al 52,9% del primo semestre 2020, e tuttavia l’incidenza di quelli italiani è pari al 42,4%, in leggera diminuzione rispetto al 42,9% del secondo semestre della scorso. Il valore delle riserve tecniche (94% rami vita), rispetto al secondo trimestre 2019 è cresciuto del 7%, mentre è diminuito del 3,6% quello dei rami danni.
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