Assicurazioni, pronte alla ripartenza
In occasione dell'assemblea annuale dell'associazione, la presidente Maria Bianca Farina ha ribadito l'impegno del settore per la ripresa dopo l'emergenza coronavirus
Le compagnie assicurative italiane sono pronte a fare la propria parte per contribuire alla ripartenza dopo l'emergenza coronavirus. Maria Bianca Farina (nella foto), presidente dell'Ania, l'ha ribadito stamattina a Roma, in occasione dell'assemblea annuale dell'associazione. “Adesso è il momento di ripartire, di ricostruire, di ridare slancio al Paese, di utilizzare al meglio le ingenti risorse che abbiamo a disposizione per costruire un futuro, prossimo e lontano, più sostenibile, più accessibile, più equo”, ha affermato. “È questo – ha proseguito – il tempo della ricostruzione, di rilanciare certo un’economia sfiancata, ma anche di ridisegnare l’impianto stesso di una società complessa che ha mostrato debolezze e insufficienze”.
Le assicurazioni sono dunque pronte a dare il proprio contributo. Innanzitutto attraverso gli investimenti, veicolando risorse finanziarie nella realizzazione di infrastrutture ad alto impatto sociale e ambientale. E poi, chiaramente, attraverso l'offerta di coperture che possano rendere tutti, cittadini e imprese, più protetti e resilienti di fronte alle sempre nuove minacce che emergono all'orizzonte. “Solo il 3% delle Pmi italiane risulta assicurato per la business interruption, e anche i nuovi rischi cyber sono ampiamente sottovalutati e sottoassicurati”, ha detto Farina.
Per riuscire a raggiungere questi obiettivi, tuttavia, saranno necessari alcuni interventi di carattere legislativo e regolamentare. Farina, nell'ambito delle soluzioni di investimento, ha sottolineato per esempio la necessità di una serie di innovazioni regolamentari che, nel perdurante regime di bassi tassi di interesse, possano “permettere al settore di continuare a offrire prodotti di medio-lungo termine con garanzie, strumenti molto richiesti dai risparmiatori e ancor più preziosi oggi per contribuire al rilancio del Paese”. La presidente dell'Ania ha poi rimarcato la possibilità di istituire partnership fra settore pubblico e settore privato in settori critici come le catastrofi naturali, la previdenza e la non auto sufficienza. Ed ha infine evidenziato la necessità di una riforma dell'Rc auto. “Sono maturi i tempi per arrivare a una riforma del ramo lungo due direttrici: da una parte, incrementare l’accessibilità, riducendo i costi complessivi del sistema e annullando i divari ancora esistenti e, dall’altra, ripristinare i valori fondanti di equità e premialità del sistema, attraverso una riforma del bonus-malus che ha di fatto perso l’efficacia del suo ruolo”, ha affermato Farina nelle battute conclusive della sua relazione.
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