Signorini (Ivass), il settore assicurativo deve accrescere il suo ruolo
Il presidente è intervenuto in occasione di un webinar di Swiss Re, parlando di come il comparto potrà contribuire alla ripresa del Paese
"Nel cogliere opportunità di sviluppo per sé, le compagnie possono contribuire anche al benessere collettivo". A dirlo è il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, intervenuto in un webinar di Swiss Re, dal titolo Assicurare la ripresa. "Ritengo quindi auspicabile, in prospettiva - ha aggiunto -, che si accresca il ruolo dell’industria assicurativa nel campo che le è proprio. Gli operatori del settore potranno perciò contribuire al rilancio del Paese facendo sempre meglio il loro core business, cioè assumere e gestire rischi.
Il settore assicurativo intermedia circa 10mila miliardi a livello europeo, il 10% dei quali riferibili al mercato assicurativo italiano. "L’allocazione efficiente di questa grande massa intermediata è importante", ha fatto notare Signorini. Ma come indirizzare queste risorse?
"In primo luogo - ha argomentato Signorini -, è bene che siano rimossi ostacoli immotivati alla diversificazione delle risorse; lo si è fatto per esempio qualche anno fa ampliando, entro limiti prudenti, la quota degli attivi che può essere investita in strumenti illiquidi".
Poi, secondo il presidente di Ivass, è opportuno che le assicurazioni prendano nella dovuta considerazione i rischi ambientali nella gestione del proprio portafoglio finanziario. "Del modo di farlo - ha precisato - si sta discutendo a livello europeo e internazionale, in parallelo all’analoga discussione sulla supervisione bancaria".
La transizione ambientale è la grande sfida, ma "è sconsigliabile", dice Signorini, utilizzare la regolamentazione prudenziale "per perseguire obiettivi di incentivazione diretta". Nel campo assicurativo, ha chiosato, "la regolamentazione prudenziale deve mirare alla coerenza degli investimenti delle compagnie con la natura e la durata degli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Essa dovrebbe fondarsi esclusivamente su considerazioni di rischio".
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