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Rc auto, Ivass e Garante della privacy contro le frodi

Parere favorevole all'anagrafe dei testimoni e a quella dei danneggiati

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Prosegue la collaborazione tra l'Ivass e il Garante della privacy per arrivare a una più efficace prevenzione e contrasto delle frodi nell'Rc auto. Nell'esprimere parere favorevole sullo schema di provvedimento che regola il funzionamento della banca dati dei sinistri e delle neocostituite anagrafe testimoni e anagrafe danneggiati, il Garante, in una nota, ha fornito all'Ivass alcuni suggerimenti per perfezionare il testo sotto il profilo della protezione dei dati. L'Autorità raccomanda di informare i soggetti coinvolti in un incidente (contraenti e assicurati, ma anche danneggiati e testimoni) dell'esistenza dei nuovi strumenti messi a disposizione, suggerendo come momento migliore per farlo quello della compilazione del modulo Cid. Una soluzione (non obbligatoria in base alla legge, precisa il Garante) che potrebbe avere il duplice risultato di portare a conoscenza di milioni di persone la costituzione e il funzionamento della banca dati sinistri e di accentuare l'effetto dissuasivo di possibili comportamenti fraudolenti.

L'Autorità inoltre, giudica positivamente la scelta dell'Ivass di consentire alle compagnie assicurative accessi selettivi e graduati alle diverse tipologie di informazioni contenute negli archivi informatici", ma raccomanda "di limitare la consultazione della banca dati ai soggetti indicati dalla legge al solo scopo di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto alle frodi assicurative". Il Garante infine, ritiene opportuno che "i dati identificativi degli interessati (parti coinvolte, testimoni, ecc.) siano cancellati dalla banca dati, trascorsi cinque anni dalla definizione dell'incidente - si legge nella nota - e dopo il previsto riversamento su copie di backup".

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