Cimbri, l’inflazione non impatta sulla redditività
Secondo il numero uno di Unipol, contano di più la prudenza e l'efficacia della strategia di business
L’inflazione pesa sul mercato assicurativo perché “aumenta tutti i costi di risarcimento” e perché il contestuale rialzo dei tassi di interesse potrà ridurre “l’appetibilità delle polizze vita rispetto ai titoli di Stato”. A dirlo è stato Carlo Cimbri, presidente di Unipol, intervenuto ieri in una tavola rotonda nel corso del congresso nazionale del sindacato Fisac Cgil. Il numero uno del gruppo bolognese ha però subito fatto intendere di non essere particolarmente spaventato dall’inflazione. Anche perché, ha spiegato, “in finanza i soldi vanno e vengono, e questo non è il tema fondamentale per la redditività del settore assicurativo”. Più importanti, per Cimbri, sono senza dubbio la prudenza e l’efficacia della strategia di business. “C’è chi ha fatto più volumi con tante polizze soltanto per scalare le classifiche”, ha osservato, aggiungendo poi che chi ha fatto una vita più spensierata ora magari si trova a dover “chiedere leggi speciali per non scrivere in bilancio minusvalenze”.
Il top manager ha infine sottolineato l’importanza di saper anticipare i trend e le possibili criticità di mercato. “Tra i problemi che si risolvono e quelli che non si risolvono – ha detto – la categoria migliore è la terza: i problemi che non sorgono”.
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Carlo cimbri,