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Catastrofi naturali, le imprese chiedono tempo e chiarezza

L’ho affermato Giovanni Baroni, presidente di Piccola Industria di Confindustria, mentre le associazioni degli artigiani hanno chiesto maggior trasparenza nell’offerta di soluzioni

Catastrofi naturali, le imprese chiedono tempo e chiarezza
Per l’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali “ci vuole più tempo”. Lo ha affermato ieri Giovanni Baroni, presidente di Piccola Industria di Confindustria, a margine di un evento organizzato dall’associazione su prevenzione del rischio e business continuity. “Non c’è ancora un decreto e non c’è una visione chiara”, ha quindi aggiunto, evidenziando come invece siano “chiare le conseguenze della mancata assicurazione: non poter accedere alle agevolazioni”. 

Intervenuto nel corso dell’evento, Dario Focarelli, direttore generale dell'Ania, ha sottolineato che l’atteso decreto “ci deve dare indicazioni precise per fare i contratti” in un ambito di business che, fra l’altro, potrebbe rivelarsi rischioso per le compagnie e richiedere un capitale aggiuntivo di 10 miliardi di euro per far fronte all’obbligo a contrarre. 

Focarelli ha quindi spiegato il funzionamento del pool messo in piedi dal mercato con la collaborazione di Ania. “Non prenderà il rischio, ma sarà un agente in nome e per conto della singola compagnia”, ha spiegato il manager, facendo emergere come i vantaggi principali potranno emergere nel confronto con i grandi riassicuratori internazionali: il pool sarà visto come un unico portafoglio sintetico, diversificato, spingendo verso una riduzione dei costi che saranno richiesti alle compagnie per loro copertura.

Sempre sul tema dell’obbligo di assicurazione contro le catastrofi naturali per le imprese, ieri sono intervenute anche Confartigianato, Cna e Casartigiani. In occasione dell’audizione sul ddl Concorrenza, le tre sigle hanno in particolare evidenziato la necessità di “rendere più trasparente il mercato delle polizze obbligatorie per le imprese contro i rischi catastrofali prevedendo l’istituzione di un portale presso l’Ivass per comparare in modo gratuito, terzo e trasparente le polizze presenti sul mercato”.

Le rappresentanze degli artigiani, recuperando un tema già emerso negli ultimi mesi, hanno infine colto l’occasione anche per richiedere una maggiore concorrenza “nel segmento delle riparazioni dei veicoli a motore nel quale le compagnie di assicurazione vincolano, nei fatti, l’assicurato a rivolgersi alle officine e carrozzerie convenzionate determinando una grave stortura di mercato”.

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