Polizze catastrofi naturali, esposizione per oltre 1700 miliardi di euro
Il nuovo obbligo di legge inserito nella Legge di Bilancio scatterà a fine 2024. Secondo l’analisi di Cerved, le compagnie assicurative saranno esposte per quasi mille miliardi in più rispetto ai 790 attuali
22/01/2024
Ammonterà a oltre 1.700 miliardi di euro, secondo un’analisi di Cerved, l’esposizione potenziale massima delle compagnie assicurative in base al nuovo obbligo di legge inserito nella Legge di Bilancio, dove il legislatore introduce l’obbligatorietà della copertura dei danni causati da eventi quali sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni a beni come terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali. Quasi mille miliardi in più rispetto ai 790 attuali, stimati su dati Ania (si tratta dell’esposizione teorica attuale, al netto dei limiti contrattuali previsti). L’obbligo scatterà a fine 2024 e si applicherà a tutte le imprese italiane e a quelle estere con stabile organizzazione in Italia.
La distribuzione geografica dell’esposizione
Dei 1.701 miliardi, 987 fanno riferimento a fabbricati e terreni, mentre 714 a macchinari, impianti e attrezzature industriali e commerciali (la stima non rappresenta il valore commerciale dei beni, bensì quello di ripristino che deve essere effettivamente assicurato, e non considera i possibili limiti contrattuali). Secondo un'analisi geografica, la macroarea più coinvolta è il Nord-ovest, dove l'esposizione totale si attesta a circa 700 miliardi di euro di cui 400 attribuibili a fabbricati e terreni e 300 a macchinari, impianti e attrezzature industriali e commerciali. Questi dati, che rappresentano il 40% del totale nazionale stimato, sono fortemente influenzati dalla Lombardia, che da sola ha esposizioni per più di 500 miliardi di euro. Il Nord-est manifesta un'esposizione complessiva di circa 430 miliardi di euro, con la caratteristica di mostrare un marcato equilibrio (50% ciascuno) fabbricati e terreni, da un lato, e macchinari, impianti e attrezzature industriali e commerciali, dall'altro. Nel Centro si registra invece un'esposizione di circa 330 miliardi di euro (19% del totale), di cui ben 120 associati al valore dei fabbricati e terreni nel solo Lazio. Infine, nel Sud e nelle Isole l'esposizione complessiva ammonta a circa 240 miliardi di euro (14% del totale). In Sicilia e Sardegna il 70% dell’esposizione riguarda fabbricati e terreni.© RIPRODUZIONE RISERVATA